In silenzio, senza cerimonie ufficiali, sono iniziati i lavori in piazza Augusto Imperatore. Un grande scavo permette a chi si affaccia tra le reti del cantiere di vedere il maestoso ingresso del Mausoleo di Augusto, le mura restaurate e di iniziare a capire quanto sarà immensa e bella la nuova piazza con le due scalinate, una che scende dalla parte del museo dell’Ara Pacis e l’altra che sale verso l’abside della chiesa di San Carlo al Corso, secondo il disegno del progetto del gruppo «Urbs et Civitas», guidato dall’architetto Francesco Cellini, che ha vinto nell’ormai lontano dicembre del 2006 il concorso internazionale.
Ci sono voluti quindi ben 14 anni per assistere al via: il cartello affisso sul cantiere dice che i lavori sono iniziati il 22 aprile del 2020 (ma già da prima del lockdown gli operai erano in realtà al lavoro), che l’importo è di 5 milioni e 965 mila euro (compresa la «Caffetteria» laterale di fronte l’ingresso) che l’impresa aggiudicataria è quella dell’ing. Enrico Pasqualucci. E così dovrebbe restare, anche se fra i corsi e ricorsi fra le varie imprese in gara in tutti questi anni, ci dovrebbe essere ancora un appuntamento davanti al Consiglio di Stato il 9 luglio 2020: secondo indiscrezioni, però, il contenzioso dovrebbe essere già finito. Tra le tante (troppe) le cause che hanno allontanato l’avvio del cantiere, la prima, è legata alla presentazione, da parte delle imprese, di soluzioni migliorative per le opere di contenimento dei terreni. Soluzioni «finalizzate ad individuare tecniche e materiali alternativi a quanto previsto nel progetto esecutivo, al fine di ridurne l’invasività ed il rischio di danneggiare in modo irreversibile le murature antiche e storiche circostanti la zona di intervento ed eventuali manufatti che si trovassero nel sottosuolo», come recita il disciplinare.