Pierdavide Carone, che ha 32 anni, ha infatti dovuto lottare ancora giovanissimo contro un tumore: “Tra una cosa e un’altra riuscivo anche a trovare il tempo di andare a suonare. Per sentirmi vivo. Io mi sono dovuto sottoporre a diversi interventi, il primo chirurgico per la rimozione, poi ho dovuto fare un altro intervento per controllare una serie di altri valori e poi ho fatto la chemio”.
“Quando avevo l’ok dei medici e mi sentivo meglio andavo immediatamente in tour, perché era la cosa che più mi rimetteva in contatto con la parte sana di me, ed è stata fondamentale, mi ha aiutato a non impazzire. Rischi di andare fuori giri, non bisogna mai perdere quello che Battiato chiama “centro di gravità permanente” e la musica è stata il mio”. Pierdavide Carone a Tgcom: “Non ho avuto il tempo di metabolizzare del tutto quello che è capitato. Mi considero uno dei pazienti più veloci della storia, dopo il pronto soccorso l’oncologo mi ha detto come stavano le cose e ho fatto un intervento un paio di settimane dopo e nel giro di tre mesi era tutto finito. Poco tempo dopo è stato male anche mio papà. Prima sono stato assistito e poi assistente, a distanza”.
Il nuovo disco di Pierdavide Carone e’ in uscita a breve.