Pierina Legnani, nata il 30 settembre 1868, è stata una delle più grandi ballerine della seconda metà dell’800, considerata così tecnicamente perfetta da essere stata la prima ad ottenere il titolo di ballerina assoluta per il Balletto Imperiale di San Pietroburgo.
La carriera
Legnani studiò alla scuola di ballo della Scala a Milano ed ebbe come maestra Caterina Beretta. Da lei acquisì una grande tecnica che la caratterizzò per tutta la sua carriera. La ballerina debuttò nel balletto Amadriade di L. Danesi nel 1888, dove dimostrò la sua maestria nei virtuosismi.
Dopo qualche anno di studio e di esibizioni in tutta Europa divenne prima ballerina della Scala. La sua tecnica e il suo stile la portarono ad esibirsi al Teatro Imperiale di San Pietroburgo e a diventarne prima ballerina assoluta.
Successivamente iniziò la sua collaborazione con Marius Petipa, famoso ballerino e coreografo francese. In Russia, oltre ad affinare la sua tecnica, apprese il metodo tecnico proprio della nazione studiando con artisti come Nikolaj Legat e Christian Johansson.
Si esibì in balletti come Cenerentola e Il lago dei cigni nelle versioni di Petipa/Ivanov, Raymonda di Glazunov e Coppélia di Petipa/Cecchetti. Nel 1901 si congedò dalle scene russe danzando nel balletto La Camargo di Petipa, dopo il quale tornò in Italia e si stabilì nelle vicinanze del lago di Como. Divenne giudice nella commissione esaminatrice della Scala. Morì il 15 novembre 1930 e fu sepolta a Pognana Lario.
Curiosità
Legnani non è mai stata la tipica ballerina alta e slanciata: le sue gambe erano corte e tozze ed era di piccola statura. Nonostante ciò fu una delle più grandi ballerine della storia della danza.
Al contrario di molte ballerine dell’epoca non suscitò pettegolezzi e non intrecciò alcuna relazione con nobili o facoltosi del tempo. La sua vita sociale era totalmente dedita alla danza e al miglioramento della sua tecnica.
Pur essendo molto popolare e amata dal pubblico, superando tutte le sue colleghe fu sempre umile e mai altezzosa.
Si dice che la ballerina eseguisse 32 Fouetté en tournant e che addirittura prima dell’esecuzione venne disegnato un cerchietto sul palcoscenico da dove la sua punta, durante i 32 giri, non uscì mai. Nel 2013, però, al Museo della Scala venne ritrovato il suo diario, sul quale la ballerina scrisse che riusciva a svolgerne all’incirca 4.
Fu ricordata e tutt’ora si ricorda per il ruolo di Odette/Odile nella versione de Il lago dei cigni di Petipa/Ivanov, rappresentato al teatro Mariinskij nel 1894.
Il famoso compositore Riccardo Drigo creò per lei dei brani aggiuntivi nei balletti Il lago dei cigni e Il corsaro.
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