Cinema

Pietro Germi, cinque film cult del grande regista italiano

Avrebbe compiuto oggi 108 anni Pietro Germi. È uno dei registi padri della commedia all’italiana e l’unico italiano insieme a Ennio De Concini e Alfredo Giannetti a essere stato premiato con l’Oscar alla migliore sceneggiatura originale. Ha anche ricevuto un premio per la miglior commedia ed un Gran Prix della giuria a Cannes e due David di Donatello per la regia.

“Io credo che in Sicilia siano un pochino esasperati quelli che sono i caratteri degli italiani in generale. Io oserei dire che la Sicilia è Italia due volte, insomma, e tutti gli italiani sono siciliani e i siciliani lo sono di più, semplicemente.”

Questa dichiarazione di Pietro Germi ci rimanda a quei film che hanno fatto grande la commediall’italiana il cui deriva proprio dal cult dello stesso Germi “Divorzio all’italiana”. Il famoso regista genovese aveva inizialmente portato sullo schermo pellicole drammatiche che hanno segnato gli ultimi albori del Neorealismo italiano. Film che ricevettero forti critiche dal mondo comunista italiano a causa di una rappresentazione troppo borghese della classe operaia. Poi Germi virò improvvisamente verso la commedia realizzando una serie di film segnati dal sarcasmo, dalla critica sociale, dall’umorismo e dalla satira dando un contributo essenziale ad un genere che ha fatto grande il cinema italiano.

Pietro Germi in cinque film cult

Pietro Germi, fonte thevision.com

Analizzando la grande produzione di Pietro Germi abbiamo quelli che per noi sono i cinque film più importanti. Iniziamo con due pellicole dirette e interpretate dallo stesso germi. La prima è “Il ferroviere”, uno spaccato sociologico dell’Italia del dopoguerra e del mondo operaio di quegli anni. Operai che sono anche protagonisti di un dramma tipicamente borghese come “L’uomo di Paglia”. Proseguiamo la nostra carrelata con un classico della commedia all’italiana come “Divorzio all’italiana” e la sua critica feroce ad una legislazione arretrata in cui all’epoca mancava una legge sul divorzio. Segue questo film un altro piccolo capolavoro come “Sedotta e abbandonata” che ancora deride l‘arretratezza dei costumi italiani ambientando la storia, come nella pellicola precedente, in Sicilia. Satira e ironia caratterizzano anche il film di Germi che chiude una trilogia ideale con i due citati precedentemente come “Signore & signori”.

Stefano Delle Cave

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