Pikit, la recensione del gioco da tavolo: mecha vs Kaiju

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Di Emanuele Iuliano

Pikit – Un’altra novità super leggera e divertente in casa Asmodee. Pikit è un gioco di carte creato da Corentin Brand davvero immediato, per 2-4 persone dagli 8 anni in su, con partite della durata di circa 20 minuti. Pubblicato di recente, è stato anche uno dei giochi presentati durante l’ultima Play tenutasi a Modena.

Dadi e Carte – Tema e Contenuto

Centinaia di film, anime e videogames si sono basati sull’eterna lotta tra Kaiju (mostri della fantascienza giapponese) e Mecha (robot sempre appartenenti alla cultura giapponese e non solo). Soprattutto, come se i secondi dovessero correre in soccorso del popolo cercando di sconfiggere quei mostri dall’aspetto spaventoso. Il tutto questo va immaginato in chiave gigante, sì perché questi protagonisti infestano soprattutto le grandi città popolate spazzando via enormi grattacieli soltanto con il loro passaggio.
In Pikit dovremo gestirli sotto forma di carte, cercando di utilizzarli o collezionarli per far punti. Il tutto condito da una sana dose di fortuna.

La confezione colorata di Pikit si offre ad essere trasportata ovunque, grazie alle sue ridotte dimensioni, così come l’essenziale contenuto:

1 regolamento
63 carte
2 dadi
12 segnalini
1 porta carte

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Interno della scatola con porta carte e lancia dadi

Pikit – Come si gioca

Lo scopo di Pikit è quello di capire bene quando è il caso di utilizzare l’effetto delle carte. Questo perché ognuna di esse, se non sfruttate, vale tanti punti vittoria quanto il valore raffigurato.

Una partita termina quando viene esaurito il mazzo di carte. Durante il setup, ogni persona riceve mostri e robot fino a raggiungere o superare un valore pari a 10. Dopodiché viene formato un mercato di 8 carte a faccia in su, prelevate dal mazzo, dopo aver messo da parte le 6 carte Mecha con gli appositi segnalini Coppia.

Cominciando dalla persona più giovane, nel nostro turno lanceremo i dadi nella comodissima copertina della scatola. In base al risultato ed alla disponibilità di carte, decideremo se aggiungere alla nostra mano carte con valore pari alla somma, alla differenza o uguale al risultato dei dadi. Ma prima di fare ciò, abbiamo la possibilità di giocare le carte Kaiju per il loro effetto. Così facendo, andranno però scartate e non varranno più PV a fine partita.

Nel momento in cui otteniamo un risultato doppio di dadi (ad esempio due 5) prendiamo immediatamente il Mecha corrispondente. Se questi non è disponibile, possiamo provare a pescarlo casualmente dalla mano di chi ha davanti il suo segnalino Coppia, i quali servono proprio ad indicare dove si trovano i Mecha. In ogni caso, terremo la carta così ottenuta, qualunque essa sia.

Finito il turno si ricarica il mercato e proseguiamo fino alla fine del mazzo disponibile. Al termine della partita, ogni carta varrà quanto il suo valore, ogni Mecha è pari a 15 PV, si sottrarranno le penalità e chi avrà la maggioranza di Kaiju con valore 1, otterrà altri 15 PV.

Effetti dei Kaiju

Ora elencheremo gli effetti delle carte in base al loro valore:

1- Nessun effetto di scarto. Chi ne ha la maggioranza a fine partita fa 15 PV
2- Ripete il tiro di 1 o 2 dadi.
3- Nessun effetto di scarto. Se rubata dalla mano di un’altra persona, infligge un segnalino ferita pari a 3 PV negativi.
4- Fa rubare una carta casuale da una mano avversaria.
5- Peschiamo la prima carta dal mazzo e l’aggiungiamo alle nostre.
6- Annulla l’effetto di una carta avversaria. Si può giocare in qualsiasi momento della partita.
7- Giriamo il dado su una faccia a nostra scelta.
8- Nessun effetto di scarto. Quando la prendiamo dal mercato, prendiamo anche tutte le altre carte di valore 8 presenti.
Dalla 9 alla 12 – Scegliamo un effetto qualsiasi di scarto tra quelli precedenti.

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Alcuni Kaiju

Pikit – Titoli di coda

Pikit è sicuramente un filler leggero e alla portata di tutte le persone.
Le regole si spiegano in un minuto e le partite sono brevi ed avvincenti.
L’interazione è abbastanza alta, considerato che diversi effetti delle carte possono farci rubare Kaiju e Mecha dalle mani avversarie.
La grafica è bellissima e ben tematizzata, anche se il gioco potrebbe avere un’ambientazione qualsiasi e non cambiare meccaniche di una virgola.

Una delle cose che ho apprezzato tantissimo è sicuramente il riutilizzo della confezione. La base diventa un comodo porta carte, mentre la copertina un utilissimo lancia dadi.
Pikit si presta ad essere trasportato facilmente ovunque e, quindi, ad essere un’ottima proposta per qualsiasi tipo di serata. Probabilmente sarebbe un’ottima idea quella di ampliarlo fino ad almeno 6 partecipanti.

Have a good game!

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