Cultura

Pillole, come si fa il cartellone al Teatro Studio Uno

Si scende col trenino alla fermata di Torpignattara, e si prosegue sulla Casilina. Poi si gira su via Carlo della Rocca, e al numero 6 c’è una scaletta in ferro, che porta al piano interrato. L’insegna dice Teatro Studio Uno, la casa romana del teatro indipendente. Alessandro Di Somma, direttore artistico insieme a Eleonora Turco, dice che “Quando si vuole invitare qualcuno a casa propria bisogna prima capire se ci sono le condizioni, se ci si sta simpatici.” Ed è così che nasce Pillole, una formula per selezionare le compagnie e scegliere gli spettacoli da inserire in cartellone per l’anno successivo.

Funziona così: ogni compagnia partecipa a un bando, manda una mail con un progetto di spettacolo, la direzione artistica sceglie i progetti che almeno su carta sembrano più interessanti e organizza una settimana di rassegna, ogni compagnia presenta un estratto di 12 minuti dello spettacolo. Per una settimana al Teatro Studio Uno vanno in scena quindi 6 spettacoli a sera. Ogni spettatore entra in sala col suo piccolo modulo su cui può annotare una votazione e qualche impressione. Sareste curiosi di vedere lo spettacolo intero nella prossima stagione del Teatro Studio Uno? E il pubblico, democraticamente, vota. Votano anche gli addetti ai lavori (compagnie teatrali, stampa, critica teatrale), e votano anche i direttori artistici. 33% a testa.

“Questo per Pillole è il secondo anno” dice Eleonora Turco “l’anno scorso abbiamo ricevuto 150 progetti, quest’anno più di 200. Ci chiediamo come non abbiamo fatto a pensarci prima. Le compagnie sono contente, anche perché offriamo per i progetti che andranno in cartellone un minimo garantito di 300€ a settimana più ufficio stampa, prove gratuite, produzione. E poi il pubblico risponde benissimo perché è un po’ come assaggiare varie cose da una tavola imbandita. Non solo: il pubblico vuole partecipare attivamente alle scelte del teatro.” Ieri sera infatti c’era il sold-out, e qualcuno sorseggiava una birra nell’accogliente cortiletto interno aspettando che venisse chiamato il proprio nome lasciato al botteghino, su una lista d’attesa neanche troppo corta. “E’ nostro compito riempire il divario tra teatranti e pubblico, per questo cerchiamo lavori che anche nei temi non parlino di teatro.” Finiti gli spettacoli si procede con lo spoglio dei voti, e una piccola proclamazione per il vincitore della serata. Ieri ha passato la selezione Piera Saladino, regista e attrice napoletana che presentava un estratto di Marysol y Cielo, un lavoro a metà tra l’irriverente schiettezza napoletana e il dramma quotidiano delle famiglie malavitose. Uno studio che traccia un bell’arco tra le due sponde, con ancora qualche sbavatura d’ingenuità. Il testo è colorato però, evocativo, e la Paladino porta con una bella forza il pubblico prima su terrazze da Grand Hotel che affacciano sul golfo di Napoli, poi dentro a Smart a tirare coca.

Qui il link per gli spettacoli di stasera sabato 1 luglio e domani domenica 2: https://teatrostudiouno.wordpress.com

Ore 21 per 6 estratti di 12 minuti. Sono solo Pillole, a mezzanotte siete a letto.

Back to top button