È finalmente finito il calciomercato. D’ora in poi si parlerà solo della cosa più importante di tutte: il campo. La Juventus è riuscita in extremis a piazzare alcuni (non tutti) esuberi, vedi De Sciglio al Lione, Rugani al Rennes e Costa al Bayern Monaco. Non tutti perché il dialogo per la rescissione con Sami Khedira non ha portato a nulla, con il tedesco che è rimasto sulla sua posizione di voler rimanere fino al termine del contratto a giugno 2021. Ora, con l’arrivo di Federico Chiesa, Andrea Pirlo ha la sua Juventus definitiva.
Come giocherà la Juventus di Pirlo?
Questa è la domanda che si fanno tutti i tifosi. La strada, viste le prime due partite, sembra ben delineata: 3-4-1-2 che diventa 4-4-2 in fase in non possesso. Il gioco delle coppie è stato ben costruito in questa Juventus, ogni giocatore sembrerebbe aver un suo potenziale rimpiazzo, basti pensare alle coppie di centrocampo McKennie-Rabiot e Arthur-Bentancur. Con l’arrivo di Chiesa c’è da capire come cambia lo scacchiere di Pirlo: l’ex Fiorentina negli ultimi anni ha ricoperto sia il ruolo di esterno a tutta fascia e sia quello di seconda punta. In questa Juventus, verosimilmente, il suo ruolo sarà quello di esterno con Kulusevski che dovrebbe scalare in mezzo al campo dietro le due punte Dybala-Ronaldo.
Una Juventus quindi che è stata costruita e cucita sulle idee di calcio di Andrea Pirlo, con esterni che possono garantire l’ampiezza del campo e gente di qualità che sappia sfruttare questi spazi. Una Juventus che, forse, è la più qualitativa dal post-Cardiff ed è sicuramente la più giovane per età media. Età media che si è abbassata notevolmente con gli acquisti di Kulusevski (2000), McKennie (1998), Chiesa (1997), Arthur (1996) e Morata (1992). Sarà molto curioso vedere come, e se, Pirlo riuscirà a mettere e far coesistere in campo tutta questa qualità. Una grande sfida per il neo allenatore bianconero.
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