Il fatto è accaduto vicino Piazza dei Cavalieri (Pisa) verso le due di notte. A far scattare l’aggressore è stata la risposta negativa delle ragazze all’invito a uscire.
Sul volto delle giovani i segni della spaventosa nottata.
Un mondo pericoloso per le ragazze?
Ce lo insegnano fin da piccole: il mondo è un posto pericoloso. Si potrebbe dire che l’obiettivo di ogni donna è staccarsi dal senso di paura che le viene instillato fin dalla tenera età.
Siamo fin troppo sicure che le battaglie ideologiche nel corso dei decenni abbiamo portato a un miglioramento. Ed è vero, è così.
Ma quando avvengono fatti simili torna quel sentimento sgradevole di insicurezza, di paura ad affacciarsi nell’ordinaria vita quotidiana.
Del fenomeno di Catcalling ne abbiamo parlato approfonditamente in un’altro articolo. (Leggi qui)
L’aggressione
Due giovani studentesse, Irene e Matilde, stavano passeggiando alle 2 di notte in piazza dei Cavalieri, a Pisa.
Un uomo si è staccato dal suo gruppo di amici e ha pensato bene di avvicinarsi alle due ragazze.
Non è servito rispondere no, neanche rispondere no per dieci volte. L’uomo ha iniziato e continuato, senza essere fermato da nessuno, a importunarle.
All’ennesimo no, l’uomo ha spinto Irene e subito dopo l’amica Matilde. Entrambe hanno sbattuto il viso a terra, riportando segni evidenti sul viso.
Le foto dell’aggressione sono state pubblicate dalle stesse ragazze per mandare un messaggio forte.
Ecco alcune delle foto:
È bastato un “no” delle ragazze
L’uomo ha anche scagliato e rotto una bottiglia a terra, rischiando di ferire con i vetri le due ragazze. Dopo la visita al pronto soccorso, ne sono uscite entrambe con una prognosi di dieci giorni e un profondo spavento.
“È inconcepibile che io non possa fare un giro in città all’ora che mi pare senza avere ansia e paranoie“, dice Irene dopo l’aggressione.
Matilde, nel suo racconto dell’accaduto, sottolinea come lei e la sua amica fossero in svantaggio fisico: “Noi siamo piccole e mingherline“, dice.
Dell’uomo non ricordano il volto, ma non dimenticano la differenza fisica o la sua altezza. E grazie ad alcune testimonianze e alle descrizioni passate sui social, si sta identificando l’uomo.
Pisa di notte
Negli ultimi mesi Pisa notturna sta divento sempre meno sicura, solo una settimana fa un ragazzo è stato accoltellato al collo in piazza Dante.
Sotto il post di Instagram di Matilde, il ragazzo aggredito racconta: “Pisa ormai è invivibile, bisogna mettere in regola le piazze e le strade, aumentare la copertura delle telecamere, non si può più uscire sicuri“.
Non importa l’abito o il sesso, l’aggressioni stanno aumentando e la stessa Matilde ci tiene a ribadirlo nei confronti di chi ha criticato le ragazze dicendo che se la sono andata a cercare per come erano vestite.
Un mondo senza uomini?
Appi (Caterina Trinci) sul suo profilo, in commento all’accaduto, ricorda la domanda posta da @girlsagainstoppression:”Cosa farebbero le donne senza il genere maschile per 24 ore?“.
Le risposte più comuni sono state la possibilità di uscire di notte e poter indossare un qualsiasi abito senza paura di essere importunate.
C’è un problema nella nostra società: continuiamo a giustificare la cultura della stupro. Si, anche questa aggressione è parte della mentalità occidentale del “potere maschile”.
Non a caso alle ragazze è stato criticato il vestiario scelto e l’orario in cui hanno deciso di passeggiare. Come se fossero questi i problemi da prendere in considerazione.
Lo riassume bene Caterina Trinci: “La donna da sola è considerata approcciabile“. Le donne, come Irene e Matilde, sono vittime inconsapevoli di un atteggiamento che va contro la dignità di una persona: la mercificazione.
Vogliamo ribadirlo dicendo l’ovvio e facendone un coro. No, passeggiare da sole o indossare un abito particolare, non è mai un invito. Mai.
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