La rivista statunitense Playboy, nota per le sue modelle vestite da conigliette, per la prima volta ha messo in copertina un uomo omosessuale. Si tratta del make-up artist e influencer di origine filippina Bretman Rock.
La rivoluzione Playboy dopo oltre 60 anni di storia
Nata nel 1953, la celebre rivista fondata da Hugh Hefner, si rivolge da sempre a un pubblico maschile ed è diventata celebre per le sue copertine erotiche. Star come Madonna, Sharon Stone e Cindy Crawford hanno posato per Playboy rendendo iconiche le sue cover. Solo in rarissime occasioni la rivista statunitense aveva messo in copertina un uomo e in tutti i casi si trattava di un uomo eterosessuale. Il fondatore della rivista, il rapper Bad Bunny e persino Donald Trump hanno posato per la rivista.
Ora l’influencer filippino Bretman Rock, diventato famoso grazie ai suoi video di make-up su Youtube e Vine, potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per Playboy. La nuova copertina ha diviso i lettori tra chi la giudica lontana dai valori della rivista e chi pensa che nel 2021 anche un magazine come Playboy debba essere inclusivo. Lo stesso influencer poco tempo fa aveva dichiarato la speranza che la sua fama potesse portare a una maggiore rappresentanza della comunità LGBTQ sui media.
L’influencer ventitreenne è molto attivo per i diritti della comunità LGBTQ e nel 2017 il Time lo ha inserito nella lista dei “30 teenager più influenti al mondo“. Per Playboy è stato ritratto con un costume topless, tacchi platform e l’iconico cerchietto nero con le orecchie da coniglio.
Sul web non sono mancate le polemiche per la scelta di Rock come modello. Su Twitter uno dei commenti è stato “Playboy è morto da tempo… e ora si capisce perché”. Un portavoce di Playboy Group ha fatto notare che le reazioni del pubblico sono simili a quelle ricevute quando nel 1971 era apparsa in copertina l’afroamericana Darine Stern e nel 1991 la modella trans Tula Cossey. Bretman Rock, invece, ha commentato così la sua cover:
«Per Playboy, avere in cover un uomo è un’operazione importante a favore della comunità LGBT e anche per le persone di colore. E’ così surreale. Si tratta di quella sensazione del tipo “Ma sta succedendo veramente?” E poi, dai, sono così carino».
Giulia Panella
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