Il Padova approda alle semifinali playoff, non senza qualche brivido, e pone un altro mattoncino per la conquista della Serie B. Serie B che il Padova ha sfiorato nel suo Girone B arrivando a pari punti con il Perugia, poi promosso. Un passo falso in un anno quasi perfetto, un carrarmato con la miglior difesa ed il miglior attacco.
L’ultima partita: Padova-Renate
Doveva essere una scampagnata per festeggiare con i tifosi la conquista di una comoda semifinale playoff dopo il 3-1 in casa del Renate. Biancorossi rinunciatari che hanno rischiato, nel secondo tempo, di gettare alle ortiche quanto di buono fatto in tutto l’anno. Un tris del Renate che ha spaventato tutti, dai giocatori agli addetti ai lavori. Galuppini, il solito Kabashi e Giovinco stavano completando una rimonta che aveva dell’incredibile. Un Padova spaventato ha ripreso a macinare gioco, trovando il gol qualificazione all’82’ con Ronaldo ed accedendo alla fase successiva grazie al miglior piazzamento nell’anno.
Il prossimo avversario: l’Avellino
Avellino che è entrato nella competizione dagli ottavi, non dimostrando mai di potersi portare a casa facilmente nessuna delle gare disputate, tranne l’andata dei quarti di finale contro il Sudtirol. Passaggio guadagnato grazie al miglior piazzamento contro il Palermo, dopo un totale di 1-1, andata dei quarti risolta in 6′ con due gol, dal 72′ al 78′, e ritorno di rimessa, con il Sudtirol che ha accorciato le misure solo al 99′. Non uno splendido periodo di forma, ma adesso ogni gara è a sé.
Le parole di mister Mandorlini
Ecco le parole di Andrea Mandorlini, tecnico del Calcio Padova: “La squadra sta bene, ce la siamo vista brutta ma adesso c’è questa semifinale molto importante. Abbiamo rischiato e l’abbiamo detto, quello che è stato è stato, quello che è successo non conta più – riporta Trivenetogoal.it -. Le partite hanno tutte una loro storia, al ritorno abbiamo rischiato quando non se l’aspettava nessuno. Aumentano le difficoltà e aumenta il valore dell’avversario. Abbiamo giocato mercoledì e la cosa più importante è quella di recuperare. Siamo pronti a tutto, speriamo di imparare dagli errori commessi. Mercoledì abbiamo fatto molti errori individuali, a livello nervoso abbiamo pagato molto nei secondi 45 minuti. Era dalla partita col Fano che non prendevamo gol in casa. L’anno del record andammo a giocare a Monaco e prendemmo tre gol, può succedere. Era l’anno in cui avevamo dieci nazionali e tanti campioni del mondo. E’ successo anche a noi, ma grazie a Dio è andata bene“.
Conclusione: “Dal punto di vista caratteriale e agonistico il girone C è superiore agli altri due gironi. Serve un altro tipo di partita, tenendo alta l’intensità, non possiamo fare a calci e a pugni con loro. Loro hanno un modo di fare e noi abbiamo il nostro. Sarà una partita di forte aggressività, fisica e nel gioco. Dobbiamo fare bene le cose che conosciamo, mantenere la concentrazione alta in una gara a doppio confronto“.
Matteo Castro