Ponte Morandi non ha più vittime da restituire: si sono concluse le operazioni di ricerca e recupero.

Ponte Morandi, ora, sotto controllo. I Vigili del fuoco continuano ad operare tra le macerie per mettere in sicurezza l’area e bonificare le zone. Proseguono i lavori delle grandi ruspe per asportare i materiali caduti nel torrente Polcevera dopo il crollo.

Ruspe al lavoro nel Polcevera (Photo Credits: genova.repubblica.it)

I pompieri hanno posizionato sul moncone est del ponte crollato un georadar per monitorare eventuali alterazioni nella stabilità.

Il georadar (Photo Credits: www.tgcom24.mediaset.it)

Infatti, sono stati uditi, la scorsa notte, degli scricchiolii provenire proprio dal moncone est del ponte. In via precauzionale, i Vigili del fuoco hanno deciso di interrompere le operazioni di recupero degli oggetti personali dalle abitazioni evacuate nella zona in cui il viadotto è collassato. La Procura è pronta ad autorizzare l’abbattimento in caso di concreto pericolo.

Il moncone est del ponte (Photo Credits: telenord.it)

Segnalati anche piccoli distacchi di detriti dal relitto del ponte. A dare l’allarme sono stati alcuni cittadini. La zona rossa rimane interdetta anche ai mezzi di soccorso in attesa dei risultati delle verifiche.

La zona rossa (Photo Credits: www.genovapost.com)

Oggi saranno 11 i nuclei familiari sfollati che riceveranno nuovi appartamenti. Nelle prossime settimane saranno sistemate altre 40 famiglie. Priorità viene data alle famiglie con bambini e anziani o disabili

I palazzi sgomberati che si trovano sotto ponte Morandi (Photo Credits: www.tgcom24.mediaset.it)

Saranno il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, con il sindaco di Genova, Marco Bucci, a consegnare i primi alloggi. Ha spiegato il governatore: “Entro otto settimane al massimo ci sarà una casa per tutti. Nessuno deve restare indietro“.

Il governatore Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci (Photo Credits: www.genovapost.com)

Intanto, dalla conferenza stampa avvenuta sabato a Genova dopo i funerali, arrivano le promesse. L’amministratore delegato di Autostrade, Giovanni Castellucci, ha assicurato che, nonostante l’ipotesi del governo di procedere nella revoca delle concessioni, la società vuole impegnarsi per la ricostruzione immediata del ponte. “Il nostro primo impegno è in otto mesi ripristinare la viabilità e ricostruire il ponte in acciaio. Avrà un impatto meno gravoso sulla valle del torrente Polcevera” dice Castellucci.

Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade (Photo Credits: video.repubblica.it)

Non si fa attendere la reazione del vicepremier Luigi Di Maio. “Lo Stato non accetta elemosine da Autostrade. Pretendiamo risarcimenti credibili e non vi sarà alcun baratto”. E ancora: “L’unica strada che il governo seguirà è quella di andare avanti con la procedura di revoca“.

Il vicepremier Luigi Di Maio (Photo Credits: www.iltempo.it)

Non manca il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Se Autostrade pensa che con questo possa pagare la sua colpa ha sbagliato. È solo il minimo sindacale“. 

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini (Photo Credits: www.ilgiornale.it)

Giorgio Mulè, invece, deputato di Forza Italia, scende in campo per commentare quanto rivelato dal settimanale L’Espresso, ovvero che il ministero e Autostrade sarebbero stati a conoscenza delle criticità rilevate sul ponte di Genova.

Giorgio Mulè – Forza Italia (Photo Credits: www.ilfattoquotidiano.it)

E chiede al ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, la dimissione dei vertici di Autostrade.

Patrizia Cicconi