Notizia shock, annunciata sul suo profilo Facebook, Guido Bertolaso risulta positivo al test del Coronavirus. La dichiarazione arriva direttamente dal suo profilo ufficiale, comunicando di essere stato messo in quarantena, assieme ai suoi collaboratori.
Il test risulta positivo, Guido Bertolaso comunica di essere stato messo in quarantena
L’esito, purtroppo, risulta positivo, così Guido Bertolaso comunica tramite il suo account social lo spiacevole risultato. “Sono positivo al Covid-19. Quando ho accettato questo incarico sapevo quali fossero i rischi a cui andavo incontro, ma non potevo non rispondere alla chiamata per il mio Paese.
Ho qualche linea di febbre, nessun altro sintomo al momento. Sia io che i miei collaboratori più stretti siamo in isolamento e rispetteremo il periodo di quarantena. Continuerò a seguire i lavori dell’ospedale Fiera e coordinerò i lavori nelle Marche. Vincerò anche questa battaglia”.
In proposito, il commissario Domenico Arcuri rilascia le seguenti dichiarazioni:“Tutti i cittadini stanno facendo enormi sacrifici, li ringrazio, ma non basta, bisogna essere chiari: è davvero importante attenersi alle prescrizioni che il governo ha dato, sapendo che sono difficili, inusuali, quasi non contemporanee. La stragrande maggioranza le rispetta, imploriamo di rispettarle a tutti gli italiani”.
La situazione non è affatto facile
I dati non girano a nostro favore, i dati ufficiali parlano di 63mila contagiati a Roma fino a ieri, Borrelli in proposito dichiara che:“si dovrebbero poter comprare i ventilatori da terapia intensiva nei supermercati e le mascherine ad ogni angolo, e invece stiamo faticando”.
Uno dei problemi più importanti riguarda il numero irrisorio di strumentazioni volte a proteggere le persone dal contagio. Una difficoltà crescente, quella riguardante l’approvvigionamento delle mascherine, che coinvolge anche le Forze dell’Ordine ed il personale ospedaliero. Situazione perciò scomoda, infatti il personale sanitario e le Forze dell’Ordine hanno il maggior rischio di contagio, essendo schierati in prima linea.
Arcuri prosegue dichiarando che: “Dobbiamo garantire più macchine, più posti letto, più personale: dobbiamo implementare una rivoluzione del nostro sistema sanitario. Siamo passati da 13 a 73 ventilatori distribuiti al giorno. Sono ancora pochi e confidiamo che i numeri possano rapidamente crescere”.
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