Cresce sempre di più in casa Fiorentina lo scetticismo verso una possibile riconferma del tecnico Beppe Iachini sulla panchina viola. Si alzano, invece, le quotazioni di un clamoroso ritorno di Cesare Prandelli. Nel frattempo, i viola saranno impegnati nella trasferta di domani sul campo del Parma. Fischio d’inizio alle ore 20.45. Scopriamo insieme le ultime dal mondo viola.
Fiorentina, Prandelli il sostituto ideale
L’ambiente Fiorentina sembra ormai essersi rassegnato: l’era Iachini si è rivelata un fallimento e, di conseguenza, siamo giunti rapidamente agli sgoccioli. Un divorzio che metterebbe d’accordo sia i tifosi, mai convinti dalle capacità tattiche e caratteriali del proprio tecnico, che la silenziosa dirigenza, succube delle decisioni del proprio datore di lavoro. Oggi si può dire che la scelta di Rocco Commisso non abbia portato ai risultati sperati. I viola bazzicano a metà classifica con all’attivo le due sole vittorie maturate contro Torino e Udinese. Un po’ pochino, visto l’entusiasmo trasportato in riva all’Arno dal nuovo sodalizio americano, molto più preparato al momento sul campo delle parole che in quello così veritiero dei fatti. Nasce, quindi, l’urgenza di cambiare un trend poco felice sia sul piano dei risultati che soprattutto della prestazione.
L’avversario dell’imminente turno in programma questo fine settimana è il Parma di Fabio Liverani, un altro che in questo periodo non se la passa sicuramente meglio: i gialloblu sono una squadra ancora in via di definizione, ma comunque decisa a non farsi scappare nuovamente i 3 punti, dopo aver rischiato il colpaccio a San Siro contro l’Inter. Una gara che si preannuncia dunque come un punto di non ritorno per entrambe le compagini, ma che per Beppe Iachini rischia di non avere lo stesso significato. Il destino del mister pare infatti già deciso, con Cesare Prandelli in pole position per riappropriarsi, dopo 10 anni, della tanto cara panchina viola. Si tratterebbe di un ritorno molto gradito alla piazza gigliata, ma che rischierebbe di inserirsi nel più classico epilogo delle minestre riscaldate. All’ex CT azzurro si lega lo splendido lustro (2005-2010) in cui i viola sono stati più volte protagonisti anche di ottime partecipazioni alla Champions League. Il curriculum di Prandelli, negli ultimi anni, si è però sporcato con alcune esperienze non proprio entusiasmanti, terminate molto spesso con delle interruzioni anticipate.
Sentimenti dunque contrastanti verso il più forte candidato al dopo Iachini, che d’altra parte non vedrebbe l’ora di ricominciare. Il tecnico di Orzinuovi ha voglia di rilanciarsi e quale posto migliore per farlo di quella Firenze considerata come una seconda casa? L’approdo in viola gioverebbe anche alla dirigenza, ormai quasi certa di non arrivare a nomi più blasonati come quelli di Luciano Spalletti e Maurizio Sarri. Prandelli sembra quindi l’identikit perfetto: conosce alla perfezione un ambiente che gli ha dato tanto sia dal punto di vista umano che professionale e in più non ha particolari pretese sulla lunghezza del contratto.
Iachini ci prova: 4-3-3 contro il Parma
Beppe Iachini intanto prepara la trasferta di Parma, dove molto probabilmente apporterà alcune modifiche allo scacchiere tattico. Innanzitutto si darà un turno di riposo alla difesa a tre, optando per una coppia centrale composta da Milenkovic ed uno tra Caceres e Igor. Poco feeling per il brasiliano con la difesa a quattro, in cui invece l’uruguaiano possiede maggiore esperienza prenotandosi così come candidato alla titolarità. In dubbio la convocazione di German Pezzella, ancora alle prese con i problemi alla caviglia.
Ai lati confermati Biraghi e Lirola. Buone notizie per il centrocampo: torna Borja Valero, recuperato dopo il fastidio muscolare avvertito contro l’Inter, e soprattutto rientra dal primo minuto di Pulgar. Mister Iachini spera in un’altra doppietta del cileno come quella della scorsa stagione inflitta ai parmensi, concedendogli per questo turno le chiavi della cabina di regia. Notizia positiva per Amrabat, libero di ritornare al ruolo che gli ha permesso di esplodere a Verona. L’altra mezz’ala è ovviamente Castrovilli. In avanti invece spazio ad un inedito tridente in cui Ribery e Callejon agiranno da partners di uno tra Vlahovic (al momento favorito) e Kouamé.
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