Complici le sollevazioni degli ultimi giorni in USA, che noi BRAVE GIRLS abbiamo seguito passo passo, anche il Pride Month s’è riconfigurato.
A seguito dell’omicidio di George Floyd, sono sorte numerose domande sulla necessità di rendere visibili e dare voce alle persone di colore. La comunità LGBTQI+, che non rinnega le sue radici di intersezione nella lotta, ha deciso di fare qualcosa. La lotta nata da Stonewall e caratterizzata da uno spirito tanto rivendicativo quanto inclusivo, ha avanzato una proposta. Ovvero quella di sostituire la bandiera arcobaleno che tutti conosciamo con una versione leggermente diversa.
L’idea:
L’idea è venuta al giovane Daniel Quasar, un ragazzo che due anni fa ha lanciato una campagna su Kickstarter per ridisegnare la bandiera LGBTQ +.
La sua proposta è stata rinominata come “Progress Pride Flag”. L’idea è coerentemente risultata congeniale allo spirito della lotta per molti attivisti, perché rappresenta un omaggio ai primi promotori del Pride.
Soprattutto come paese bianco e a maggioranza borghese, occore che l’italia del Pride ricordi le sue radici. Infatti noi BRAVE GIRLS ricordiamo che sono state Sylvia Rivera e Marsha P. Johnson, ovvero rispettivamente una donna trans e una donna nera, a porre i primi passi per i Diritti di Genere. Furono loro che fecero la stori, quando parteciparono ai famosi Moti di Stonewall del 1969.
Pride Month: un nuovo volto e una vecchia lotta
La bandiera del Pride è sempre stata molto più di una semplice icona estetica: è un vero simbolo di inclusione e di diversità, di riconoscimento e rivedicazione. Un simbolo attraverso cui diffondere la necessita di essere visti e accettati al livello globale.
Insomma, a chi la considera solo un simbolo noi rispondiamo: si lo è, è un emblema dei diritti umani.
La bandiera dell’orgoglio è prodotta a mano (ricordiamo che il DIY era fondamentale all’epoca per l’espressione di nuove forme politiche e di espressione) su inziiativa dell’attivista Harvey Milk. La bandiera, cucita e colorata a mano, fu ideata presso il Gay Community Center di San Francisco, dall’ex militare e artista Gilbert Baker, insieme una squadra di trenta volontari e con metri e metri di cotone organico e coloranti naturali.
Il significato della bandiera:
Ciascuno dei colori con cui la bandiera è stata concepita ha un preciso significato simbolico: il rosa rappresenta la sessualità; il rosso vuole evocare la vita e la passione sessuale; l’arancione è stato scelto come simbolo della salute; il giallo ricorda la vitalità della luce solare. Il verde anticipa l’intersezione ambientalista dei diritti di genere della natura; il turchese è simbolico ed evoca la magia; il blu vuole portare verso un sentimento di armonia e creatività; e il viola si dice fosse correlato al rapporto tra sessualità e spiritualità.
Poco dopo la comparsa della bandiera, l’attivista Harvey Milk fu assassinato da un rivale politico la bandiera si produsse in massa per poter manifestare sotto un unico simbolo. Perché si potesse produrre in serie, le sono stati rimossi due dei colori originali: il rosa, a causa della scarsa disponibilità di tessuti in quella gamma, e il turchese, per ottenere un numero pari di strisce.
Ecco come nasce la versione a sei colori è quella che conosciamo oggi. Ed ecco che, in un nuovo momento di tensione che necessità di nuovo solidarietà politica, siamo pronti a modificarla.
Tutte le lotte sono la Lotta.
STAY BRAVE!