Spunta un audio misterioso di Prigozhin, ma nessuno sa ancora dove sia il leader della Wagner. Il presidente ucraino Zelensky considera la rivolta della Wagner un segnale dello sgretolamento del potere verticale di Vladimir Putin.

L’audio di Prigozhin

Nuovo audio di Prigozhin, fonte rsi.ch
Prigozhin, fonte rsi.ch

Nuove vittorie al fronte in un futuro prossimo”. È quanto promette Yevgeny Prigozhin in nuovo audio diffuso sul canale Telegram Grey Zone, vicino al Gruppo Wagner. La persona che parla in questa registrazione sarebbe stata identificata proprio come il leader della Wagner, anche se nessuno al momento sa dove si trovi. Queste parole, però, potrebbero essere il segnale di una nuova forte discesa in campo di Prigozhin, che sarebbe stato nei giorni scorsi avvistato in Bielorussia dove si sarebbe rifugiato e si starebbe riaddestrando parte dei suoi uomini.

Prigozhin “è andato fuori di testa a causa dei grandi soldi” avuti negli ultimi anni. È quanto fa sapere infatti l‘opinionista tv Dmitry Kiselev, come si legge su Ansa, nel suo programma televisivo settimanale Rossija 1 . Per Kiselev Il leader di Wagner “pensava di poter sfidare personalmente il ministero della Difesa, lo stato stesso e il presidente”. L’ex cuoco di Putin, secondo il noto opinionista, avrebbe ricevuto dallo stato russo 17,5 miliardi di euro pari a circa di 17 mila miliardi di rubli. Di questi, 860 miliardi sarebbero stati stanziati per contratti governativi e 845 miliardi come servizi forniti dalla holding Concord nella mani dello stesso Prigozhin

Il potere di Putin si sta sgretolando

“Abbiamo visto che il presidente russo non ha il pieno controllo. Il fatto che la milizia Wagner si sia mossa in profondità in Russia e abbia preso il controllo di alcune regioni mostra quanto sia facile. Tutto quel potere verticale di cui disponeva Putin si sta sgretolando“. È quanto ha detto il presidente ucraino Zelensky in un’intervista concessa alla Cnn nella quale ha parlato di una “debole” riposta all’insurrezione della Wagner di Putin che “sta perdendo il controllo sulla sua gente”. Una dimostrazione di questo pensiero potrebbe essere il nuovo tentativo di incursione su Mosca e l’abbattimento di 3 droni nelle vicinanze della capitale russa di cui due a a Novaya Moskva, un distretto amministrativo di Mosca, ed uno nella regione di Kaluga, a sud ovest della capitale.

Stefano Delle Cave

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