5 mesi. Un tempo lungo, oppure troppo corto, per un obiettivo non semplice. Il tempo, appunto, che molti credono sia come un fiume, che scorre lento in un’unica direzione. E chissà che Ubisoft Mumbai non abbia davvero bisogno di riavvolgere il tempo come il principe del loro, fin’ora non troppo riuscito, Prince of Persia Le Sabbie del Tempo Remake. Sebbene infatti si sia parlato di una versione Alpha, al 21 gennaio 2021, data di rilascio del gioco, non manca poi moltissimo.

La divisione indiana, infatti, dovrà rivedere più di una cosa del loro progetto del remake del capitolo uscito ormai nel lontano 2003 per PS2. Dal trailer rilasciato ieri in occasione dell’Ubisoft Forward è scaturita più di una perplessità, dalle espressioni dei protagonisti, ad alcuni meccanismi del Gameplay. Ma vediamole insieme nel dettaglio.

Prince of Persia - Photo Credits: Web
Prince of Persia – Photo Credits: Web

Prince of Persia – Un remake che non convince

Partiamo innanzitutto dal trailer rilasciato ieri sera:

I due minuti circa di trailer rilasciati ci hanno mostrato diverse cose. Innanzitutto è evidente il lavoro attento fatto da Ubisoft Mumbai durante questi due anni. Le location del gioco sono state ricreate da zero con ottima cura, rimanendo fedeli al capitolo originale e riuscendo a trasmettere le stesse emozioni fiabesche di 17 anni fa.

La storia del principe, ne siamo certi, verrà raccontata ancora una volta in maniera magistrale, complice anche un ottimo doppiaggio per quanto fin’ora ascoltato. Rivedere le sale del palazzo di Azad, le trappole roteanti, gli svolazzi dei tessuti, i panorami immaginifici e quegli orizzonti onirici sullo stile de Le Mille e una Notte equivarrà insomma a un viaggio nel passato compiuto con gli occhi del presente.

Sul versante dello stile, l’impatto è gradevole. I colori, i personaggi, gli ambienti, strizzano l’occhio al passato, ma ne emergono ridisegnati e curati per adattarsi ad uno stile più moderno e al passo con i tempi.

Prince of Persia - Photo Credits: Web
Prince of Persia – Photo Credits: Web

… perché molte cose fanno storcere il naso.

17 anni sono però tanti. E molte altre cose di questo trailer non ci hanno convinti. A cominciare dalla fisionomia dei personaggi. Al lavoro certosino fatto per le sale del palazzo di Azad, non corrisponde altrettanta cura per i volti dei protagonisti e per le loro espressioni. Sebbene si sia cercato di mantenere il feeling con i volti che ricordiamo dall’era PS2, le loro animazioni facciali e alcuni dettagli non ci sono andati troppo giù. Purtroppo, a quasi fine generazione, fare paragoni, come potrebbe accadere con un Death Stranding o con i trailer dei futuri giochi PS5, non hanno certo aiutato il trailer.

Riavvolgere il tempo, il principe lo sa bene, non è cosa da poco. Oltre ai volti, il lavoro di limatura che dovrà svolgere Ubisoft, dovrà riguardare alche i movimenti dei protagonisti, che in termini di gameplay potrebbero risultare ancora un poco macchinosi per il 2020.

Prince of Persia - Photo Credits: Web
Prince of Persia – Photo Credits: Web

Se infatti il remake di questo Prince of Persia si avvicina all’idea che ha mosso i remake di Crash e Spyro, questi ultimi potevano contare su uno stile grafico cartoon che difficilmente potrebbe adattarsi a quello maggiormente realistico di Prince of Persia.

Ultimo dubbio riguarda, invece, la longevità. Così come imputato al remake di Medievil, Le Sabbie del Tempo non aveva una durata ragguardevole, ed essendo questo un remake 1:1, forse potevamo aspettarci un contenuto che riguardasse l’intera trilogia delle avventure del principe.

In definitiva, oltre i nostri desideri e le nostre aspettative, dobbiamo dire che, al momento, questo remake ci ha convinti a metà. Starà a Ubisoft Mumbai lavorare di fino questi 5 mesi che ci separano dall’uscita. E decidere quindi se il tempo, questo fiume in piena, sia stato benevolo o meno verso il nostro principe.

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