La Pro Sesto aspetta solo gli atti ufficiali, per potersi dire (finalmente) nel calcio professionistico. Il club biancoceleste è ormai realtà calcistica solida, con idee chiare per il futuro.

Metropolitan Magazine ha contattato il presidente del sodalizio lombardo, Gabriele Albertini, e con lui approfondito alcuni aspetti del recente passato e del prossimo futuro…

Un triennio fruttuoso

La Pro Sesto, che in questa stagione nel girone B della Serie D, ha chiuso al primo posto con 54 punti dopo 27 gare (16 vittorie, 6 pareggi, 5 sconfitte), davanti ad un pericolosissimo Legnano con 4 lunghezze di vantaggio, ha chiuso un triennio segnato da una crescita costante. Il Presidente del club, Gabriele Albertini, spiega l’escalation così: “Il nostro è un progetto che parte da lontano. Dopo il fallimento, la Società ha lavorato per riportare la squadra, il primo possibile, nelle categorie che le competevano, ovvero quelle professionistiche. Era già da qualche anno che provavamo a salire in Serie C. Tre anni fa, abbiamo deciso di investire, sia sulle strutture, che sull’aspetto tecnico, coinvolgendo per la panchina Francesco Parravicini, cercando di costruire una squadra che fosse più ‘blindata’ possibile, per dare un seguito negli anni. Questo ha pagato. La Società è stata compatta, supportando la squadra e lo staff tecnico nella maniera migliore possibile. Nel primo anno siamo arrivati nei play-off, nell’anno successivo li abbiamo vinti, anche se poi non abbiamo aderito al ripescaggio perché lo stadio non era totalmente a norma. Abbiamo allora fatto investimenti importanti sullo stadio negli ultimi due anni. Quest’anno avevamo chiesto alla squadra di vincere il campionato. Ci siamo arrivati vicinissimi, poi sappiamo tutti cosa è successo. Credo però che nessuno possa cancellare quello che è stato fatto di buono sul campo, sia quest’anno, che in quelli precedenti”.

Una stagione impegnativa

Quella della Pro Sesto non è stata sempre una stagione in discesa. Non sono infatti mancati avversari impegnativi e momenti meno fortunati. Il numero uno del club biancoceleste, sintetizza l’annata con queste parole: “Non siamo partiti benissimo, e dopo poche giornate, ci siamo ritrovati a cinque punti dalla capolista, che in quel momento era il Seregno, che pure aveva costruito una squadra molto importante per la categoria. Noi abbiamo avuto la capacità di rimanere sul pezzo e lavorare, ci abbiamo creduto. All’inizio del girone di ritorno abbiamo avuto una flessione e siamo stati recuperati dal Legnano, che era una squadra anch’essa molto importante. Benché non fosse partita all’inizio dell’anno con grandi proclami, nel prosieguo della stagione si è ritrovata lì davanti, a giocarsi il primo posto con noi. Tuttavia, gli scontri diretti li abbiamo vinti tutti, riuscendo a portarci a 4 punti di vantaggio. Poi il campionato si è dovuto fermare”.

Le incertezze di una riforma

In una situazione “normale”, a questo punto della stagione la Pro Sesto sarebbe alle prese con la costruzione della squadra per il prossimo campionato, ma non c’è dubbio che la possibilità di una profonda riforma dei format dei vari campionati (dalla Serie B alla Serie D), ora imponga maggiore osservazione e riflessione.

Sulla questione della tanto dibattuta riforma dei campionati, il numero uno della Pro Sesto ci dice: “E’ una situazione sicuramente complicata. Si parla di tanti tipi di riforme. In passato, delle riforme anche meno impattanti, non si sono riuscite a completare per vari motivi. Questa di cui si parla tanto in questo momento, non credo possa riguardare la stagione 2020-21. Credo che i tempi per fare qualcosa di così radicale, siano veramente molto ristretti. Quello che noi ci aspettiamo, ciò che abbiamo ottenuto lottando in campo – chiarisce Gabriele Albertini – è di arrivare nei professionisti, in Serie C, e di rimanerci a lungo, perché questo è il nostro obiettivo. Abbiamo lavorato molti anni per questo. Sicuramente la situazione in cui ci troviamo, crea difficoltà alle società. Per questo credo che la Federazione e tutte le persone coinvolte nelle decisioni, devono tenere conto della necessità di dare supporto alle società. Credo che questo sia comunque il momento giusto per gettare le basi di un qualcosa, da sviluppare in seguito con i tempi corretti, perché le cose fatte in fretta, sono quelle che generalmente riescono peggio”.

Pro Sesto

Sostegno alle società

Approfondendo ancora un po’ il discorso sul tipo di supporto che le società potrebbero trovare utile in questo momento di crisi, Albertini dichiara: “Noi siamo una Società che lavora da qualche anno, in funzione di una maggiore sostenibilità, con attività che sono collaterali alla prima squadra. Abbiamo un centro sportivo molto importante nell’hinterland di Milano ed organizziamo tantissimi eventi. Abbiamo anche un bacino di ragazzi molto ampio, e facciamo un ottimo lavoro sul territorio in collaborazione con le nostre aziende partner. Questa situazione del virus ha impattato molto sulle nostre attività, ed immagino che per le società che non hanno le nostre possibilità, questo sia avvenuto ancora di più. Delle iniziative dovranno essere prese per queste realtà – sottolinea il presidente della Pro Sesto – che non dimentichiamocelo, hanno un compito anche molto importante sui ragazzi del territorio. Ci sono molte cose che potrebbero essere messe sul piatto. Bisognerà valutarne la fattibilità. La defiscalizzazione è qualcosa di importante, come intervenire sui contributi federali. Bisognerà capire cosa ne verrà fuori”.

Progetti per il futuro e gli Under

In merito ai progetti per la prossima stagione, Albertini spiega: “Al netto delle decisioni che verranno prese dal Consiglio Federale, che potrebbero, o meno, confermare la linea dettata dalla Lega Nazionale Dilettanti, nel caso fossimo promossi in Serie C, vorremmo rimanerci, recitando anche un ruolo da protagonisti. Abbiamo una squadra che ha fatto davvero molto bene in Serie D. Il nostro Direttore Sportivo, Jacopo Colombo, lavorerà certamente per cercare di raggiungere l’obiettivo che la Società gli chiederà. Sicuramente ci sarà qualche intervento da fare, capendo anche quali giovani potremo prendere. Sarà comunque, una squadra sicuramente giovane”.

Prima di lasciare il presidente della Pro Sesto, gli chiediamo se qualche giovane lo ha particolarmente colpito nell’ultima stagione, e la risposta che otteniamo è la seguente: “Ci ha colpito molto, conquistandosi un posto da protagonista in Serie D, sicuramente Giuseppe Amato, terzino classe 2002, che ha giocato un anno sotto età. Ora ci sono tante squadre professionistiche che lo richiedono. Cercheremo di capire con lui e con la famiglia, quello che potrebbe essere il suo futuro. Anche a me piacerebbe averlo tra di noi. Un altro giovane che ha fatto particolarmente bene è Lorenzo Giubilato, difensore 2000, arrivato da noi in prestito dall’Alessandria”.

(Photo credit in evidenza: Pro Sesto)

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