Project L: la recensione del Tetris da tavolo

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Di Redazione Metropolitan

In un mondo fatto di tessere nere e bianche, dove i colori sono solo un ricordo, arrivano a riempirne il cuore tanti piccoli pezzetti colorati, incastrandosi tra loro per completarle. Tutto questo è Project L, uno degli ultimi usciti in casa Asmodee, che ringraziamo per la collaborazione e per la copia review, che si presenta nella sua magnifica scatola nera, nascondendo i colori al suo interno.

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La scatola di Project L – Photo Credit: Sabrina Podda.

Project L è un gioco per 1-4 giocatori in cui dovrete completare delle tessere con pezzi colorati in stile Tetris. Alcune di queste tessere vi faranno ottenere punti vittoria, tutte vi faranno ottenere un nuovo pezzo subito disponibile per completarne altre. Alla fine della partita, il giocatore che avrà ottenuto più punti sarà il vincitore.

Project L: inside the box

All’interno della scatola di Project L troviamo:

  • 32 tessere Puzzle bianche;
  • 20 tessere Puzzle nere;
  • 90 pezzi, 10 per ognuno dei nove colori;
  • 4 Plance giocatore;
  • Il Regolamento.

Setup e svolgimento

Ogni giocatore inizia la partita con una plancia giocatore e due pezzi, uno giallo di livello 1 e uno verde di livello 2. I pezzi sono divisi in quattro livelli ben spiegati sulla plancia. Dividete le tessere in bianche e nere e mescolatele separatamente formando due pile. Prendete tante tessere nere quante indicate nella tabella, in base al numero di giocatori. Dopodiché, rivelate le prime quattro tessere di ogni pila.

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Setup per quattro giocatori – Photo Credit: Sabrina Podda.

Nel proprio turno, ogni giocatore potrà compiere tre azioni a sua scelta, anche ripetendo più volte la stessa, ad esclusione dell’Azione Maestra che può essere usata solo una volta per turno. Le azioni a disposizione dei giocatori sono:

  • Prendere un pezzo di livello 1 e aggiungerlo alla propria riserva;
  • Prendere una tessera dal mercato, che sarà immediatamente rimpiazzata;
  • Piazzare un pezzo nella cavità di una delle sue tessere;
  • Scambiare uno dei propri pezzi con uno di livello superiore, o con uno dello stesso livello ma di forma diversa;
  • Compiere l’Azione Maestra, ovvero piazzare fino ad un pezzo su ognuna delle tessere che si hanno nel proprio spazio.

Un giocatore può avere un massimo di quattro tessere non complete davanti a sé. Nel momento in cui un giocatore con la sua azione completa una tessera, può recuperare i propri pezzi e rimetterli nella sua riserva, questi saranno immediatamente disponibili; dopodiché prendere il pezzo di ricompensa indicato nell’angolo in alto a destra della tessera e mettere da parte quella tessera in una pila vicino a voi. Nell’angolo di sinistra sono indicati gli eventuali punti vittoria che quella tessera vi farà ottenere a fine partita.

I pezzi dei quattro livelli – Photo Credit: Sabrina Podda.

La partita finisce quando viene scoperta l’ultima tessera della pila nera. In quel momento finisce il round in corso e se ne fa un altro completo. Dopodiché sarà possibile apportare gli Ultimi Ritocchi, ovvero piazzare quanti pezzi si vogliono sulle proprie tessere rimaste incomplete. Ogni pezzo così piazzato però farà perdere un punto da quelli indicati sulla tessera. A questo punto, contate i punti vittoria delle vostre tessere complete e sottratte i punti degli Ultimi Ritocchi. Il giocatore che avrà ottenuto più punti vittoria sarà il vincitore!

Project L: vorrei ma non posso

Project L si mostra fin dalla scatola in una veste grafica curata e accattivante. Il nero è il colore predominante, minimal ed elegante, in cui spiccano i pezzi colorati e di una bella fattura. Quello che purtroppo rimane un po’ depotenziato è il gameplay generale. L’interazione tra giocatori, come in tutti i “Tetris Style”, non è presente, se non nel momento di scelta delle tessere da prendere. Tuttavia il problema non risiede nell’interazione.

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Dettaglio delle tessere nere – Photo Credit: Sabrina Podda.

Si ha la sensazione che Project L sia un “prendo e piazzo” dove la strategia ha ben poca parte nelle partite. Dopo qualche turno in cui ci si è creati il proprio motore di pezzi, questi si prendono e si piazzano nelle tessere, innescando una corsa al fine partita che procede inesorabile. Quindi, per dare un nome a questa sensazione, Project L sembra troppo semplice per le sue reali potenzialità. Una semplicità che lo rende perfetto per introdurre neofiti e giocatori occasionali, ma che lascia a giocatori esperti la sensazione di un’occasione mancata.

L’Azione Maestra entra in gioco quando avete già un bel motore di pezzi a disposizione, nei primi turni vi concentrerete a finire una o al massimo due tessere per volta, così da accumulare pezzi e completare tessere sempre più complesse e remunerative. Avere nella propria riserva un paio di pezzi quadrati vi aiuterà tantissimo a completare le tessere nere, in quanto coprendo più spazio avrete bisogno di meno pezzi per coprire la cavità e darete un’accelerata alla corsa al fine partita.

Le schede giocatore – Photo Credit: Sabrina Podda.

Prendere più tessere bianche rispetto alle nere potrà darvi pezzi sempre più ricercati senza obbligarvi all’upgrade dei vostri, ovviamente perdendo qualche punto vittoria. Sta a voi scegliere il momento e le tessere più opportune quando vi si presenteranno! I materiali sono ottimi, le tessere spesse e ben costruite, i pezzi colorati, ben fatti e di una bella plastica. Il design generale è davvero bello, mescolando colori al nero predominante proprio come Tetris ha insegnato. Project L è quindi un gioco molto semplice, dove trovare il proprio metodo di gioco non richiede troppo impegno e in cui si ha la sensazione che qualcosa in più potesse renderlo veramente godibile. Non il migliore del suo genere, è comunque un titolo abbastanza godibile, soprattutto per giocatori non troppo avvezzi. Oppure per giocatori nostalgici delle partite a Tetris!

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