Le continue proteste in Francia dopo la morte di Nahel, stanno mettendo in ginocchio il Paese. Il Presidente Macron, in difficoltà, ha proposto di provvedere con la sospensione di alcune funzioni dei social, come la geolocalizzazione, per limitare il diffondersi delle violenze. Una proposta che fa molto discutere.
La proposta del Presidente Macron sui social
Dopo 8 giorni, le ribellioni in tutta la Francia dopo la morte del giovane 17enne, si iniziano a placare ma ancora non sembrano fermarsi. Il Presidente Emmanuel Macron, teme nuove sommosse popolari e ha proposto un provvedimento per quanto riguarda i social network. Si è pensato a questo poichè la maggior parte dei giovani scesi a protestare sono minorenni e sembra utilizzino i social media, come Snapchat e TikTok, per organizzare e incoraggiare rivolte e violenze.
Social network nel mirino
Le funzionalità che verrebbero prese di mira dalle autorità sono state elencate, in linea generale, da Olivier Véran, che ha citato le funzioni di geolocalizzazione. “Ad esempio ci sono delle funzioni di geolocalizzazione, su certe piattaforme, che permettono ai giovani di trovarsi in questo o quel posto, mostrando scene, come accendere fuochi”, ha dichiarato il funzionario. “Questi sono inviti all’organizzazione dell’odio nello spazio pubblico”. Véran era stato invitato a chiarire i commenti di Macron in merito alla possibile stretta francese sui social di fronte a disordini sociali.
Le discordanze in merito
L’ipotesi sta facendo discutere a Parigi e dintorni. Il capo dello Stato aveva lanciato un appello alle famiglie per “tenere a casa i propri figli”. L’ipotesi di limitare i social è stata bollata come una mossa “tipica da regime”. Gli analisti più attenti hanno sottolineato come questa proposta sia la dimostrazione che il governo è in “assoluta difficoltà”.
Giulia Simonetti
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