il Protocollo sicurezza per le scuole è stato finalmente firmato, in vista dell’inizio dell’anno scolastico, dopo un dibattito serrato i sindacati hanno accettato le proposte dei tecnici del ministero dell’Istruzione. Sciolto il nodo del tamponi per i no vax che non saranno a carico degli istituti, il nodo Green pass sarà invece contenuto in una nota specifica che l’amministrazione invierà alle istituzioni scolastiche nel prossimi giorni.

Protocollo sicurezza, le misure adottate

L’incontro tra il team ministeriale e i rappresentanti dei sindacati, tenutosi nella giornata di ieri, ha visto partecipazione dei segretari generali del comparto Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals e Anief e dei responsabili di tutte le organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza scolastica, la direzione del tavolo delle trattative era gestita da Iacopo Greco, capo Dipartimento delle risorse umane e finanziarie del ministero dell’Istruzione.

Il distanziamento

Su richiesta della Flc Cgil è inserito nel testo uno specifico punto sul distanziamento, che dovrà essere garantito anche dal ministero tramite un “piano sperimentale di intervento sulle istituzioni scolastiche che presentino classi particolarmente numerose mediante lo stanziamento di apposite risorse che consentano di porre in essere azioni mirate e specifiche. Anche al fine di favorire il distanziamento interpersonale“.

No ai tamponi gratis per no vax

Gli stessi organi ministeriali hanno tenuto a precisare che nel Protocollo di sicurezza approvato “non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax“.

Inoltre il Protocollo “ricalcando quanto disposto già dalle norme vigenti consente alle scuole, sulla base di un preventivo raccordo istituzionale con il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, di effettuare tamponi diagnostici al personale mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate“.

Si pone quindi il doppio obiettivo di: continuare il contrasto alla pandemia, soprattutto tramite la vaccinazione, e fornire supporto ai più fragili (coloro impossibilitati a vaccinarsi) in accordo con gli enti sanitari locali e nazionali.

Classi pollaio

Il ministero, per risolvere l’annoso problema delle classi pollaio, si è impegnato per un “intervento più organico” che sia “finalizzato al miglioramento dei parametri relativi al dimensionamento scolastico e alla numerosità degli allievi per classe”.

La questione sarà sul tavolo del Piano nazionale di ripresa e resilienza previsto dal Patto per la scuola e calendarizzato per il 3 settembre 2021.


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Franco Ferrari