Le Regine di Quadri, dipinti in cerca di scrittori per una narrazione creativa

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Di Redazione Metropolitan

LE REGINE DI QUADRI è un brillante libro di racconti. Ogni racconto è ispirato ad opera, per lo più dipinti di Arte Contemporanea. Dipinti in cerca di scrittori in un esperimento di narrazione creativa. Tre amiche, Rita Bonetti, insieme a Fernanda Graziani Matteucci e Lucia Boncompagno, raccolgono la sfida e diventano socie di scrittura per Tremanidipittura.

LE REGINE DI QUADRI

Il libro LE REGINE DI QUADRI è una avventura ironica e armoniosa che Rita Bonetti, insieme a Fernanda Graziani Matteucci e Lucia Boncompagno raccontano a Metropolitan Magazine.

Le regine di quadri 20200512_171028 photo credits m.c. cadolini
Le Regine di Quadri – Copertina del Libro

Rita, Fernanda e Lucia sono tre amiche che amano l’arte e la letteratura.  Decidono così unire queste loro passioni in un libro: LE REGINE DI QUADRI. Ogni racconto parte da un dipinto. Una delle tre inizia a raccontare una storia, la seconda la prosegue e la terza la conclude. Senza accordarsi. Ognuna è libera e padrona di un “pezzo” di questa storia aperta che nasce da un quadro. Con abilità e ironia i quadri e le storie di susseguono. Così,  partire da quadri di artisti contemporanei come Botero, Cascella, Hopper e molti altri, vengono tessuti 19 racconti.

Regine di quadri: la Casa Colorata

Casa colorata” è il primo racconto del libro Le Regine di Quadri che svolge il tema dell’opera di Leandro Lamas del 1973, un artista contemporaneo spagnolo. Gli abitanti della casa sono abilmente “colorati” dalle tre mani di pittura e interagiscono armoniosamente nella unità della storia.

Le regine di quadri casa colorata
Leandro Lamas 1973

MM: Rita, come è nata questa avventura?

R: Può capitare ad ognuno di noi di rimanere colpiti da un’immagine che fa scattare un lampo, un guizzo, un sussulto della mente e i pensieri in corso allora si interrompono per prendere tutt’altra strada. Quella dei ricordi, delle emozioni, delle fantasie. Accade persino di inventare delle storie. Come è successo a noi: Fernanda, Lucia e Rita. Tre amiche unite dall’amore della scrittura come esercizio letterario, ma anche come gioco e divertimento. Tutto infatti è nato come un gioco. Guardando un dipinto una di noi ha immaginato una storia, una storia completa, con capo e coda, come si dice, ma poi ha pensato ai cento diversi sviluppi che quella storia avrebbe potuto avere, così come nella vita reale a seguito dell’effetto sliding door. E ha pensato:

Accidenti, potrebbe essere interessante far intervenire altri contributi, sviluppi differenti dai propri, ricavando oltre al piacere della scrittura in sé e per sé anche quello di soddisfare il gusto della curiosità per una storia diversa, che non si sa come andrà a finire.

Così lanciato il sasso, dopo una ventina di righe di scrittura, hanno raccolto la sfida giocosa le altre due componenti del trio.

Le Autrici di Regine di Quadri : Rita, Fernanda e Lucia photo credits Giovanni Matteucci

MM: Si nota come come il vostro denominatore comune sia l’ironia, e le storie che ne nascono sono perfettamente unitarie. Come avete fatto a realizzare questo esperimento?

R:Il contenitore che ci ha dato lo spazio per questa sperimentazione è stato Facebook. Dopo qualche tempo abbiamo aperto una pagina e ci siamo battezzate con il nome “Tremanidipittura”. “Pittura” perché l’ispirazione per ogni racconto nasce da un dipinto, e “Tre mani” perché quel racconto lo realizziamo appunto noi tre. Tremanidipittura è nato come un laboratorio di scrittura creativa con il progetto di sperimentare diversi generi; infatti i racconti qui raccolti passano dal comedy, al rosaromantico, psicologico, thriller,eroticosoft, fantasy.

Renato Zanchettin – Donne con il seno di poi 1974

MM:Complimenti, ci ha stupito che le storie siano scritte a più mani. Ci sono racconti anche molto articolati che fluiscono armoniosamente. Chi sceglie il dipinto ispiratore?

R:Il dipinto ispiratore viene scelto di comune accordo e così pure chi deve iniziare la storia. La seconda a raccogliere la “penna” deve proseguire il racconto, certamente tenendo conto di quanto è stato scritto ma in totale libertà per il susseguirsi degli avvenimenti. La terza conclude e sarà sempre una sorpresa assoluta per le altre due socie di scrittura. È sempre stata la storia a decidere e a dettarci i tempi di svolgimento e la durata. Noi abbiamo semplicemente obbedito. Ogni racconto è preceduto da una breve nota biografica nel caso si desideri approfondire informazioni sul dipinto e sull’autore.

MM:Un esperimento molto originale, pensate di continuare a seguire questa strategia creativa?

R:Pensavamo di essere originali quando abbiamo iniziato il nostro esperimento di narrazione creativa, ma poi abbiamo scoperto che già  Agatha Christie aveva pubblicato all’epoca un giallo scritto a più mani con altri autori. Dopo di noi, la casa editrice Einaudi ha pubblicato un volume che raccoglie racconti ispirati dalle tele di Edward Hopper e scritti da autori stranieri di fama mondiale. Ciononostante continuiamo a ritenere la nostra scrittura originale soprattutto perché l’abbiamo impostata in maniera tale da renderla davvero unica, rispetto agli esempi che abbiamo citato. Il nostro primo volume dal titolo “Le regine di quadri” è stato pubblicato da Armando Siciliano Editore nel 2017.  Ci piace ricordare il riconoscimento del 2° premio ottenuto dal nostro racconto inedito “Il dubbio” scritto su ispirazione del dipinto omonimo di Giacomo Balla al Premio Letterario di Narrativa e Poesia Carlo Levi XIV edizione 2019 a Torino.

Rita Bonetti photo credits Inan Selva IMG-20200517-WA0034
Rita Bonetti, una delle autrici di Le Regini di Quadri Foto di Ivan Selva