Affrontare i problemi vuol dire trasformare le difficoltà in occasioni: è quel che è avvenuto anche nel mondo del digital signage, che sembra aver superato con successo le avversità che la pandemia avrebbe potuto creare. Provando a ipotizzare il futuro di questo settore, è indispensabile tenere conto della situazione di crisi vissuta nel corso degli ultimi due anni: basti pensare a come è cambiato il modo di approcciarsi a uno schermo touch installato su un totem.

Cosa cambierà nel digital signage

Gli analisti sono abbastanza concordi nel ritenere che il digital signage continuerà a crescere, per un valore di mercato che di qui ai prossimi sei anni dovrebbe toccare la soglia stratosferica di 26 miliardi di dollari. Una fetta molto consistente di questa torta sarà detenuta dal retail. Al tempo stesso, si verificherà uno sviluppo molto consistente delle smart cities, mentre nei Paesi in via di sviluppo la digitalizzazione crescerà in modo significativo. Il digital signage favorirà il proliferare di fantasia e creatività, ma dal punto di vista delle organizzazioni sarà fondamentale riuscire ad abbinare l’Internet of Things e le altre nuove tecnologie analytics con le soluzioni tradizionali come i software CMS e i display.

Prima e dopo il Covid

Si può affermare senza correre il rischio di essere smentiti che il digital signage prima del 2020 aveva tutte le potenzialità per essere considerato un mercato in forte crescita, in modo particolare nel campo del retail. Ovviamente adesso lo scenario è parzialmente mutato, ma questo non significa che manchino opportunità da cogliere. La segnaletica intelligente, per esempio, mette i marchi nelle condizioni di sviluppare al massimo la propria creatività nella vendita al dettaglio. Burger King e Harrods offrono due esempi di come essa potrà essere usata, da adesso in poi, in maniera personale e con un approccio esperienziale.

L’approccio esperienziale

Proprio questa sembra essere una delle chiavi di lettura del futuro del digital signage. Soprattutto i marchi più importanti proveranno a dare vita a esperienze espansive e aperte nei confronti dei consumatori; d’altro canto i rivenditori più piccoli avranno l’occasione di approfittare di molteplici servizi innovativi, con una connessione migliore con l’esperienza online grazie all’identificazione di percorsi e a servizi di clic e ritiri.

Perché il digital signage continuerà ad avere successo

C’è un motivo importante per cui il digital signage continuerà a crescere, ed è rappresentato dal fatto che esso può essere aggiornato con facilità. Si tratta, pertanto, di una tecnologia che può svolgere un ruolo di fondamentale importanza, per esempio, per la comunicazione di informazioni di emergenza o comunque urgenti, tanto in contesti privati quanto in luoghi pubblici. Basti pensare che nei mesi di più grave emergenza sanitaria un bar ristorante finlandese ha sfruttato il digital signage per gestire il distanziamento sociale all’interno dei propri locali, non solo comunicando con gli avventori ma anche monitorando la loro condotta. Negli Stati Uniti, invece, in molti negozi ai clienti è stato permesso di scegliere gli articoli da comprare garantendo una distanza massima di due centimetri rispetto alla superficie del pannello di selezione.

Il futuro della segnaletica digitale

La segnaletica digitale, insomma, avrà successo anche domani perché i display serviranno sempre per catturare l’attenzione e per l’informare: in un museo così come in un supermercato, nella sala d’attesa di un’azienda così come in un aeroporto. In epoca Covid, infatti, il digital signage è stato indispensabile per comunicare messaggi relativi alla sicurezza delle persone.

L’acquisto online prevarrà di sicuro?

Con il lockdown totale della primavera del 2020, si è registrato un aumento dell’80% degli acquisti online. Era inevitabile che succedesse, anche perché in questo arco di tempo sono mutate le priorità dei consumatori, per esempio in termini di comodità, ma anche dal punto di vista della sicurezza. Questo non vuol dire, però, che gli acquisti online siano destinati sempre a prevalere su quelli in negozio. La sfida da cui il mondo del retail è atteso è proprio quella di far fruttare le vendite con l’aiuto della tecnologia, e in modo particolare per mezzo del digital signage.

L’esperienza in negozio

La vendita al dettaglio non deve e non può essere interpretata unicamente come un’azione fugace, con l’acquisto che deve svolgersi nel modo più rapido possibile perché finalizzato solo al possesso di un prodotto. Al contrario, entrare in un negozio deve essere un’esperienza capace di migliorare l’umore, di scoprire nuove idee, di trovare spunti di ispirazione e perfino di favorire la socializzazione. Sentire il profumo di un prodotto alimentare o di uno shampoo non è possibile acquistando con uno smartphone o con un tablet: ecco perché la vendita al dettaglio sarà sempre in vantaggio rispetto all’online.