Nella mattinata italiana sono andati in scena i turni decisivi delle qualificazioni dell’ Australian Open, eccezionalmente disputatisi un mese prima del primo Slam stagionale e soprattutto in altri Paesi. Le qualificazioni maschili infatti si sono giocate a Doha mentre quelle femminili a Dubai. I tennisti qualificati a questo punto potranno recarsi in Australia e osservare i quattordici giorni di quarantena, insieme a tutte le stringenti restrizioni stabilite dal governo australiano. Se i nove tennisti italiani ai nastri di partenza in Qatar sono stati tutti eliminati tra primo e secondo turno di qualificazioni, delle quattro ragazze italiane presenti negli Emirati, due sono riuscite a giungere al turno decisivo: si tratta di Sara Errani ed Elisabetta Cocciaretto.
Sara Errani ha vinto il suo match di turno decisivo contro la tennista croata Ana Konjuh. La romagnola ha prevalso con il punteggio di 3-6 6-2 6-4 dopo 2h e 1 minuto di partita. Sara non disputava un Australian Open da ben quattro anni. Era infatti il 2017 quando nel secondo turno del torneo fu costretta al ritiro contro la russa Ekaterina Makarova. Oggi non era assolutamente un match semplice. Errani affrontava una ragazza che oggi è numero 476 del ranking ma che nel 2017 aveva raggiunto la ventesima posizione delle classifiche. Una serie di operazioni al gomito infatti hanno frenato la sua ascesa. La romagnola inoltre, oltre al solito spirito combattivo, ha messo in mostra anche alcuni importanti progressi al servizio.
Le buone notizie però non terminano qui. Anche Elisabetta Cocciaretto infatti ha staccato il pass per Melbourne. La giocatrice di Ancona ha battuto con il punteggio di 6-3 6-1 la francese Harmony Tan, dopo 1h e 15 minuti di partita. Per Elisabetta sarà la seconda partecipazione nel tabellone principale di uno Slam. La prima era stata proprio nell’edizione 2020 dell’Australian Open, dove aveva superato le qualificazioni per poi perdere al primo turno dalla ben più quotata Angelique Kerber. Oggi l’italiana è stata praticamente perfetta. Ha fatto valere la sua maggior classifica ma soprattutto la sua maggior potenza da fondocampo contro un’avversaria che è sembrata incapace di contrastare i suoi colpi. La francese era una giocatrice da prendere con le pinze in quanto nei primi due turni aveva estromesso le più quotate americane Allie Kiick e Catherine McNally.
Errani-Konjuh: la partita
L’inizio per Sara è traumatico: dopo pochi minuti siamo già 4-0 in favore della giocatrice croata. Qui però la romagnola è brava a non demoralizzarsi e a rientrare nel match sul 4-2. Da segnalare inoltre che sul 5-2 Errani ha chiesto l’intervento del fisioterapista per farsi applicare una vistosa fasciatura sulla coscia sinistra. Il rientro in campo non è dei migliori. Ci sono subito tre set point consecutivi per la giocatrice di Dubrovnik. Sara riesce ad annullarli in maniera impeccabile e a restare in vita sul 5-3. Qui arrivano ben cinque palle break per riacciuffare il primo set, tutte sfortunatamente annullate. In almeno tre occasioni Errani era anche riuscita ad entrare nello scambio mentre nelle restanti due molto brava Konjuh a mettere a segno due rovesci vincenti: 6-3.
Nel secondo set Sara è costretta subito ad annullare due palle break, ne manca altrettante nel secondo gioco ma poi nel quarto gioco riesce a togliere il servizio alla croata: 3-1. Nel sesto gioco arriva addirittura il doppio break di vantaggio: 5-1. Qui l’italiana perde però il servizio, dopo aver sprecato due set point consecutivi. L’appuntamento con il secondo set tuttavia è solamente rimandato al gioco successivo. Errani infatti breakka a 30 la sua avversaria: 6-2. La contesa è rimandata al terzo e decisivo parziale.
La romagnola parte fortissimo. Breakka l’avversaria nel secondo gioco alla seconda chance disponibile e tiene entrambi i suoi turni di battuta: 3-0. La croata sembra andare in tilt di fronte alla varietà di colpi di Sara, bravissima a proporre sempre delle palle diverse e molto cariche che mandano letteralmente ai matti Konjuh. Nel quarto gioco arriva addirittura il doppio break di vantaggio. La reazione della tennista di Dubrovnik però non tarda ad arrivare. Sono ben quattro i game vinti consecutivamente dalla giocatrice croata. Errani cala drasticamente con il servizio ed in generale con tutti i colpi mentre Konjuh inizia a produrre vincenti in ripetizione. Sara però è bravissima a tenere un delicatissimo nono gioco ai vantaggi: 5-4. Il game successivo è quello decisivo. L’italiana da’ il tutto per tutto e al secondo match point disponibile vince l’incontro: 6-4.
Cocciaretto- Tan: la partita
L’inizio è tutto di Elisabetta. La marchigiana strappa in apertura il servizio all’avversaria e nel terzo gioco sfiora addirittura il doppio break: 2-1. Questo arriva nel quinto gioco ma viene immediatamente restituito dalla Cocciaretto nel game successivo: 4-2. Sul 5-3 la francese è molto brava ad annullare due set point ma sul terzo è costretta a cedere il parziale alla giocatrice di Ancona: 6-3.
L’italiana sembra decisamente più centrata rispetto alla sua avversaria e tiene con facilità il servizio in apertura di secondo set. E’ sempre la Cocciaretto nel bene e nel male ad indirizzare le sorti dello scambio. Tan non sembra avere le carte in regola per contenere le accelerazioni della marchigiana. Il break arriva nel quarto gioco. Elisabetta gioca un game di risposta magistrale, condito anche da un clamoroso passante di rovescio: 3-1. Il game successivo tenuto a zero certifica un’assoluta supremazia da parte della giocatrice italiana di fronte ad un’avversaria che nemmeno gioca male ma che è letteralmente sommersa dal gioco della Cocciaretto. La francese non ne ha veramente più e nel sesto gioco subisce addirittura il break a zero: 5-1. L’ultimo game è una passerella: 6-1. Qualificazioni Australian Open da incorniciare per l’italiana: in tre partite infatti non ha perso neppure un set.
ATP 250 Antalya: una finale particolare
Tralasciamo le qualificazioni dell’Australian Open per vedere come è andata la finale del torneo ATP 250 di Antalya. L’ultimo atto dell’appuntamento turco è durato solamente sette minuti. Un infortunio alla caviglia ha infatti costretto al ritiro il giocatore kazako Alexander Bublik, giustiziere di Matteo Berrettini in quarti di finale. Il titolo è andato quindi all’ australiano Alex De Minaur. Il giovane tennista aussie era in vantaggio per 2-0, 30-0. Si tratta del quarto titolo in carriera per l’australiano dopo quelli vinti nel 2019 a Zuhai, Sidney e Atlanta. Non poteva chiedere un avvio di stagione migliore in vista degli appuntamenti tennistici australiani del mese di febbraio.
Alle 21 ora italiana intanto ricordiamo che andrà in scena la finale del torneo ATP 250 di Delray Beach. Se la giocheranno il polacco Hubert Hurcacz e il beniamino di casa Sebastian Korda.
Enrico Ricciulli