È finita la gara di sei giri del Final Stage della Qualifying School, Scalise fuori di soli due colpi. Quanti grandi nomi senza carta

Qualifying School, gli italiani

Non è riuscito per soli due colpi a centrare l’obiettivo nella Qualifying School Lorenzo Scalise che ha chiuso con lo score di -10 in 34°. Giocherà come quest’anno sul Challenge Tour. Purtroppo è crollato nel quinto giro Aron Zemmer, chiudendo alla fine a -3 in 67° posizione. Non è riuscito a conquistare il diritto di gioco sul Tour maggiore per il 2020, dove giocherà sul Challenge Tour per la prima volta nella sua carriera con la carta piena. Non aveva passato il taglio dopo quattro giri Matteo Manassero, che ha chiuso a +15 in 151° posizione.

Aron Zemmer (Credit: belviveremedia.com)

Gli ex vincitori del tour senza carta

  • Steve Webster, 2 volte vincitore sul tour nel 2005 e nel 2007, ha concluso la gara in fondo alla classifica al 152° posto con lo score di +16.
  • Romain Wattel, vincitore nel 2017 sul tour il KLM Open ha finito al 126° posto con lo score di +4.
  • Brett Rumford, ha vinto ben 6 volte sul tour, l’ultima nel 2017, ha concluso in 114° posizione con lo score di +2.
  • Julien Quesne, due volte vincitore sul tour, anche di un Open d’Italia nel 2013, ha chiuso la gara al 96° posto con lo score di pari con il par.
  • Gonzalo Fdez-Castano, vincitore di due Open d’Italia e di ben 7 gare sul tour, ha chiuso al 91° posto con lo score di -1.
  • Marcel Siem, ha ben quattro vittorie sul tour, non ha ripreso la carta per soli tre colpi, ha concluso a -9 in 38° posizione.
Qualifying School
Marcel Siem (Credit: golfbytourmiss.com)

Gli ex vincitori del tour con la carta

  • Rikard Karlberg, ha vinto nel 2015 l’Open d’Italia, si è aggiudicato l’ultima carta disponibile con lo score di -12 in 25° posizione.
  • S.S.P. Chawrasia, capace di vincere quattro volte sul tour ha ripreso la carta arrivando in quarta posizione con lo score di -17.
  • Alejandro Canizares, due volte vincitore sul tour è finito al terzo posto con lo score di -18
  • Gregory Havret, tre volte vincitore sul tour ha concluso la gara al secondo posto con lo score di -19.

I nuovi giocatori da tenere d’occhio

  • Benjamin Poke, ha vinto la gara superando tutti i giocatori, anche i più esperti. Lo score di -25 fa capire che bisognerà tenerlo d’occhio. Ha anche disputato una buona stagione sul Challenge Tour dove ha chiuso in 29° posizione. A 27 anni è pronto per il salto tra i grandi.
  • Rasmus Højgaard, giovane di soli 18 anni, ha chiuso in quinta posizione con lo score di -16. Anche lui ha disputato un’ottima annata sul Challenge Tour dove ha chiuso in 21° posizione. Nome da tenere bene a mente per il futuro.
  • Sami Valimaki, di soli 21 anni, ha finito la gara in ottava posizione con lo score di -15. Ha solamente quattro presenze sul Challenge Tour e una sullo European Tour. Potrà essere anche lui una giovane sorpresa per il prossimo anno.
  • Niklas Lemke, ha la storia in questa gara più emozionante di tutte. Ha perso la carta per soli 7 punti nella Race to Dubai. È sceso in campo nell’ultimo giro sapendo di dover fare un grande score e così è stato: 67 con birdie all’ultima buca per strappare l’ultimo posto disponibile, il 25° con lo score di -12. Ora dopo questo spauracchio di finire sul Challenge Tour sono convinto che riuscirà a tenere la carta.
Niklas Lemke (Credit: svenskgolf.se)

Purtroppo dopo questa sei giorni estenuanti di golf nessuno dei tre italiani è riuscito a conquistare la carta. Ci riproveranno direttamente dal Challenge Tour del 2020, magari proprio come ha fatto Francesco Laporta quest’anno.


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