Dure parole del Quirinale sul complotto di Ustica

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Di Maria Paola Pizzonia

Il Quirinale smentisce duramente le strane tesi online su Ustica che stavano circolando ultimamente.

Il presidente della Repubblica Mattarella ha smentito una tesi strampalata sulla strage di Ustica. La tesi circolava online ed è di un giornalista che dice di fare «informazione senza padroni».

Dal Quirinale dure parole sulle teorie attorno a Ustica

Il comunicato del Quirinale ha toni molto duri e categorici:

«La notizia è palesemente falsa. Il presidente della Repubblica non ha alcuna competenza sul segreto di Stato. (…) È ignobile e vergognoso far circolare sul web tali menzogne»

il Quirinale

Si tratta di una risposta al messaggio pubblicato sui social network lo scorso 28 giugno da Matteo Gracis. Gracis è un giornalista, fondatore del sito di notizie L’Indipendente, che su Instagram dice di fare «informazione senza padroni».

Inoltre il post Gracis scrive che a giugno del 2020 Mattarella avesse «prorogato di 8 anni il segreto di Stato» su alcuni documenti relativi al caso Ustica, perché «la verità farebbe male all’Italia».

Il Quirinale ha smentito e segnato il post alle autorità competenti, che stanno indagando sulla presenza di eventuali «estremi di reato».

La strage di Ustica:

La  strage di Ustica fu un disastro aereo avvenuto nella sera di venerdì 27 giugno 1980. Inoltre il Dc9 dell’Itavia, partito da Bologna e diretto a Palermo, all’altezza dell’isola di Ustica uscì dagli schermi radar e fu dato per disperso. Il giorno dopo vennero avvistate le prime vittime che alla fine saranno 81.

Nel 2013 la tesi del missile che abbatté il Dc9 dell’Itavia ad Ustica “è abbondantemente e congruamente motivata”. Lo afferma la sentenza con la quale la terza sezione civile della Corte di Cassazione respinge il ricorso del ministero della Difesa e delle Infrastrutture. Poi ribadisce che i parenti delle vittime del disastro hanno diritto al risarcimento. Infine la terza sezione civile della Cassazione ha disposto nel 2018 che sia superiore ai 265 milioni di euro il risarcimento che i ministeri di Difesa e Infrastrutture devono a Itavia

Maria Paola Pizzonia