Radioattivo e nucleare, dov’è il pericolo

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Di Redazione Metropolitan

Le parole radioattivo e nucleare vengono spesso associati nell’immaginario comune a qualcosa di pericoloso per la salute.

Iniziamo con un po’ di glossario:

  • Nucleare riguarda le proprietà o i processi che coinvolgono i nuclei degli atomi.
  • La radioattività è dovuta ad un processo fisico, chiamato “decadimento radioattivo”, che avviene nei nuclei di molti atomi presenti in natura. Molte cose che abbiamo intorno, come ad esempio una banana, contengono atomi radioattivi.
  • Per radiazione intendiamo le particelle emesse da questi atomi radioattivi. Inoltre, sebbene prodotti differentemente, anche i raggi X (leggasi TAC n.d.r.) sono radiazioni. Tralascio per il momento la radiazione cosmica.

Essere esposti a radiazioni non significa necessariamente ammalarsi o morire. Se da un lato la radiazione che interagisce con il nostro corpo apporta un danno, dall’altro il corpo stesso è in grado di riparare questo danno in “un certo tempo”. Il danno da radiazione è significativo quando il nostro corpo non fa più in tempo a riparare ciò che è stato danneggiato. A questo punto si possono avere complicanze che possono anche portare alla morte. Il danno da radiazione dipende dal tipo di particella, dalla sua energia, dalla quantità di queste che investono il corpo.

La percezione del termine “radiazioni” e’ spesso erronea ed quasi sempre negativa

Ciò che quantifica questo danno si chiama la dose equivalente (‘Dose’ da ora in avanti). Se la dose supera un determinato “valore limite” nel breve tempo, il danno provocato è irreversibile. Raramente un essere umano è esposto a questo valore limite. Questi casi sono ad esempio un’esplosione nucleare o incidenti in determinati centri di ricerca o centrali nucleari, i quali toccano solo esperti che ci lavorano (vi sono anche altri casi, ma riguardano personale specializzato). La quantità di dose radioattiva alla quale un essere umano è comunemente esposto ogni anno è talmente bassa da non raggiungere il valore limite in una vita intera.

in molti istituti al giorno d’oggi le radiazioni vengono usate tanto in terapie quanto nella diagnostica.

Caso tipico di maggiore esposizione per le persone comuni è l’esame diagnostico (ad esempio una lastra o una TAC). Tuttavia, anche qui la dose è molto lontana dal limite.
Infine come non citare casi come la radioterapia per il trattamento del cancro, dove proprio al tumore viene somministrata una dose al di sopra del limite: in questo caso siamo ben contenti di danneggiarlo in modo irreversibile. Ho spesso sentito parlare di risonanza magnetica come “esame in cui siamo esposti a radiazione”. La parola nucleare in RMN (risonanza magnetica nucleare) è semplicemente presente poichè questo metodo di diagnostica per immagini sfrutta una proprietà dei nuclei che non ha niente a che vedere con il decadimento radioattivo. Non vi sono radiazioni nucleari in un esame di Risonanza magnetica.

Voglio concludere dicendo che le radiazioni sono una ricchezza per l’umanità, soprattutto nella diagnostica per immagini. Senza di queste molte patologie non sarebbero diagnosticabili.

Quindi dov’è il pericolo?
Salvo casi eccezionali il pericolo, semplicemente, non c’e’.

Emanuele Ripiccini