Raffaella Carrà era molto legata alla mamma, Iris Dellutri. La donna, di origini siciliane, nacque nel 1923 e, una volta sposata, divorziò dal marito quando la figlia era ancora molto piccola. Iris era una donna dal carattere forte ma allo stesso tempo dolce e premuroso. Così la Carrà, da sempre gelosa della propria privacy e restia a parlare della propria vita privata, descrisse in un’intervista la madre Iris Dellutri:
Mi hanno cresciuto due donne. Tre, contando la nurse inglese: severissima. Mia mamma Iris fu una delle prime a separarsi nel dopoguerra. Non si risposò più.
Alla storia è passato un duro sfogo di Raffaella durante Domenica In, una reazione ad alcuni articoli di giornale che la biasimavano per essere in televisione e non al capezzale della madre morente:
Non permetto a nessuno di parlare di mia madre, di queste parole ne risponderanno in tribunale.
Così rispose la conduttrice.
La mamma Iris morta come Raffaella Carrà, di tumore ai polmoni
Raffaella Carrà pianse la morte della mamma Iris Dellutri, venuta a mancare nel 1987 all’età di 64 anni. Fu un duro colpo per la conduttrice, da sempre devotissima alla madre che si spense per via di un tumore ai polmoni, la stessa malattia che ha colpito la diva che lo scorso 5 luglio, dopo mesi di lotta, ha perso la propria battaglia contro il cancro. Le due erano così legate che, alla morte della madre, in molti pensarono che la Carrà si sarebbe ritirata dalle scene a causa del profondo lutto ma, come ben sappiamo, fortunatamente non è stato così.
Perché Raffaella Carrà è cresciuta senza padre?
Il padre di Raffaella Carrà – Raffaele Pelloni – era quello che si dice un vero e proprio “playboy“. La madre della showgirl – Angela Iris dell’Utri – quindi ha deciso di separarsi da lui quando sua figlia aveva solamente due anni. Ecco le parole della cantante al portale Famigliacristiana:
I miei genitori si sono separati subito dopo il matrimonio. Per l’epoca era una rarità e mio padre mi minacciava che, se non mi fossi comportata bene, mi avrebbe tolto a mia madre. Io poi non sono nata a Bellaria; mia madre era di Bellaria. Aveva un bar. La mia famiglia era molto benestante. È inutile che io racconti la favola della piccola Cenerentola che poi ha avuto successo. No, no, non era così.
Raffaella Carrà è il mondo lgbtq+
Il rapporto di Raffaella Carrà con suo padre non è stato dei migliori, anzi a dire il vero è stato molto burrascoso. Quello con sua madre, e sua nonna, invece, solido e stimolante. La cantante, comunque, è stata spesso associata a una delle icone gay più amate e apprezzate dal mondo LGBT, forse proprio per la sua storia; in una sua intervista, la Carrà ha parlato anche di questa sfumatura della sua carriera:
Morirò senza saperlo. Sulla mia tomba lascerò scritto: “Perché sono piaciuta tanto ai gay?” Forse perché mi hanno cresciuta due donne. Tre, contando la nurse inglese. Mia mamma Angela Iris fu una delle prime a separarsi nel dopoguerra. Non si risposò più. Nonna Andreina era rimasta vedova di un poliziotto di Caltanissetta. […] Mi vergognavo di non avere avere una figura maschile. […] Mio padre è stato un uomo buono e intelligente, ma inaffidabile. Non aveva alcun senso della famiglia.
Ancora, su suo padre, Raffaella Carrà ha aggiunto:
Uscivo solo con i gay. Quando in sala faceva buio, loro non cercavano di tastarti. Il babbo ogni tanto mi telefonava per chiedermi se ero ancora vergine, minacciando in caso contrario di togliermi da mia madre e dal centro sperimentale. Ero così terrorizzata che fino ai 18 anni non mi sono lasciata toccare da nessuno.
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