Il Cagliari di Maran affronterà la Lazio nel Monday Night. La lotta per il quarto posto è un discorso in cui sardi possono essere di diritto inseriti. I rossoblu hanno fame, la stessa di giocatori come Ragatzu, decisivo negli ultimi match
Il Cagliari, dopo il pareggio in extremis contro il Sassuolo, è pronto ad affrontare un avversario in grande forma qual è la squadra di Simone Inzaghi. I rossoblu non sanno più cosa voglia dire perdere, di fatto la formazione sarda non esce dal campo di gioco senza ottenere punti dalla settembrina sconfitta interna contro l’Inter. Sembra essere passata un’eternità. I rossoblu al Mapei Stadium hanno mostrato di essere un grande gruppo. Il primo tempo sottotono è stato compensato dall’inserimento, nel secondo tempo, di forze fresche dalla panchina, le quali hanno dato grossi grattacapi alla difesa neroverde, per poi ottenere il pari con Daniele Ragatzu al 90′.
Prima più bassi che alti ma ora …
Il ragazzo nato nel capoluogo sardo è al centro delle attenzioni di questo momento dei rossoblu. Con la rete firmata domenica scorsa è tornato nei tabellini della massima serie dopo 8 anni. Un periodo lunghissimo, per un attaccante che in giovane età mostrava qualità interessanti, tali da spingere Massimiliano Allegri a mandarlo in campo per la prima volta in Serie A , all’età di 17 anni contro il Torino. Da lì tanti prestiti tra B e C, ma poche prestazioni entusiasmanti, fino a che nel 2016 la società cagliaritana decide di farlo ritornare in Sardegna, ma con la maglia dell‘Olbia. Il ritorno nell’isola gli fa bene, diventa un giocatore determinante con 35 gol in 103 partite, mostrando anche le sue doti da assist-man.
Dopo 3 stagioni in Gallura, la società del presidente Giulini decide di riportare l’attaccante classe ’91 a casa. Sembrava un ritorno dettato dalla necessità di riempire uno slot nel reparto offensivo, senza che il numero 26 potesse trovare spazio nelle idee di Maran. Il tecnico trentino, però,lo manda in campo e Daniele dimostra di essere un giocatore da Serie A. Il ritorno al gol con la squadra del suo cuore arriva in Coppa Italia contro la Sampdoria, dove oltre ad aver firmato la rete del 2-0 , regala l’assist per il gol iniziale di Cerri. Gli bastano solo tre giorni per fare ancora gioire i suoi tifosi, con il gol al Mapei Stadium. Bellissimo l’abbraccio con Cossu, suo idolo e ora nello staff di Maran, l’immagine migliore per un’esultanza liberatoria. Una settimana perfetta.
Merita il suo spazio
Ragatzu ora non può più tornare indietro. E’ il momento di mettersi in mostra sul serio, dimenticando gli errori del passato. Daniele ha lavorato tanto per riconquistare la maglia della sua città e ora non ha nessuna voglia di togliersela nuovamente. Sa di avere davanti a sè un giocatore che sta viaggiando con una media-gol altissima come Joao Pedro, ma è consapevole di poter dare un apporto da non sottovalutare da qui sino a fine stagione. Può prendersi quel posto lasciato vuoto ,dall’addio di Nicolò Barella, di frontman sardo nell’organico rossoblu. Un giocatore dotato tecnicamente che ama combattere ,così come i suoi compagni e la sua amata terra. Con l’umiltà data dalle sue origini, padre muratore sacrificatosi per regalare il sogno di far diventare calciatori i suoi figli, può prendersi il suo spazio, silenziosamente ma lavorando sodo. Daniele Ragatzu è contento di essere di nuovo a casa, come dice lui “segnare con la propria squadra è un’emozione indescrivibile”
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