L’ad della Rai, Carlo Fuortes, è intervenuto in commissione Vigilanza nel dibattito sugli ospiti nei talk show. «Stiamo ragionando in azienda su eventuali policy». Uno stop ai gettoni di presenza per gli ospiti dei talk show, un cambio di passo ipotizzato dall’amministratore delegato della Rai dopo le polemiche delle scorse settimane sul caso Orsini. Ha parlato infine anche del canone Rai.
Rai, Talk Show: le parole di Fuortes
Durante il suo intervento in commissione di Vigilanza Rai, l’Ad Fuortes ha detto:
“Io personalmente penso che l’ospite che partecipa non debba ricevere un emolumento, ma ciò andrà discusso con il direttore e con il Consiglio“. Nel suo intervento in Vigilanza, Fuortes ha poi aggiunto: “Occorre ragionare del talk in generale. Penso che il format talk show in un’azienda che fa servizio pubblico non sia il format ideale. Negli ultimi decenni c’è stato abuso di questo format, molto adatto all’intrattenimento su temi leggeri. L’idea di chiamare giornalisti, operatori, intellettuali, scienziati a improvvisare su qualsiasi tema non può essere un buon servizio pubblico. È l’opposto di quello che ha fatto la Rai per lunghissimo tempo, facendo un ottimo servizio pubblico. L’approfondimento è l’opposto dell’intrattenimento tra persone che parlano di tutto“.
Fuortes si è soffermato sul tema share, che va circoscritto e non può essere “l’unico criterio di valutazione di un programma”, riferendosi alla rincorsa allo scontro per ottenere ascolti più elevati.
Sul canone Rai ha chiarito:
“L’azienda è soggetto passivo, ci dobbiamo uniformare a quanto verrà deciso da governo e parlamento. È estremamente importante però che una soluzione alternativa a quella attuale garantisca gli stessi introiti e l’impossibilità o la riduzione dell’evasione ai livelli attuali. Se vengono rispettati questi due termini sarà il governo a decidere. È indispensabile che gli introiti da canone non diminuiscano, siamo in una situazione finanziaria molto delicata”.
Matteo Salvatore