Non sono andati nel migliore dei modi i play-out per il Ravenna anzi, senza fare troppi giri di parole, sono andati davvero male. Due sconfitte nella doppia sfida contro il Fano sono costate la categoria ai romagnoli, dopo 3 anni di permanenza. Certo, è un addio dal sapore amaro visto come è maturato e sarà difficile da digerire in breve tempo per i tifosi. L’imperativo resta quello di non piangersi addosso e riprendere la pianificazione per il futuro.
Cosa non è andato bene contro il Fano
Dopo aver perso per 2-0 nella gara dell’andata, la dirigenza del Ravenna aveva optato per l‘esonero immediato del tecnico Foschi. La causa della discordia sarebbe stato l’approccio troppo remissivo alla gara e la necessità di avere una risposta immediata dai giocatori. Così, la squadra è stata affidata per la gara di ritorno a Claudio Treggia, allenatore degli allievi nazionali.
Il risultato è stato diverso, ma si è trattato pur sempre di una sconfitta. A decidere l’incontro infatti è stato il gol di Carpani, che ha chiuso efficacemente un contropiede ben orchestrato dal Fano. Insomma una risposta a livello caratteriale c’è stata, ma purtroppo per i giallorossi non è risultata sufficiente a ribaltare le sorti della stagione.
Il Ravenna non dovrà viverla come una “tragedia sportiva”
La delusione è indubbiamente tanta in casa dei leoni, ma come ha osservato il presidente non bisognerà vivere la retrocessione come una tragedia. Così infatti, ha chiuso il suo intervento in merito alla stagione di cui riportiamo una parte (qui lo trovate per esteso).
“In conclusione, con la serenità che anima chi sente di aver comunque lavorato duramente, pensiamo che questa retrocessione non dovrà essere vissuta come una tragedia sportiva, in un anno in cui la parola “tragedia” va utilizzata con molta cautela e rispetto. Si tratta, più realisticamente, di un incidente di percorso che non vanificherà il patrimonio umano e sportivo accumulato fino ad oggi. A questo proposito nei prossimi giorni verrà convocato il Consiglio di Amministrazione per trarre conclusioni più approfondite riguardo la gestione di questa stagione sciagurata, oltre che per iniziare a disegnare i nuovi obiettivi con l’entusiasmo e la passione che sempre ci hanno contraddistinto.”