Il “l Lunga Marcia 5B” è il più potente razzo cinese che sarà utilizzato per costruire la nuova stazione spaziale Tiangong-3 il 5 maggio è entrato in orbita. Parte del razzo però, come spesso si è disintegrata nell’atmosfera, per effetto dell’attrito con l’aria che genera temperature di migliaia di gradi.
I detriti in caduta libera sulla terra
Ma alcuni elementi, più densi, come i motori, possono sopravvivere e arrivare al suolo come avvenuto in questo caso. Il frammento del razzo era monitorato costantemente per capite dove sarebbe atterrato. Parliamo infatti di un oggetto lungo una trentina di metri, largo cinque e con un peso di 17 tonnellate. Il relitto era in caduta libera incontrollata sulla terra
L’Agenzia spaziale italiana, ha monitorato le orbite del relitto spaziale per gli ultimi tre giorni assieme a Inaf e al ministero della Difesa italiano, per verificare che non ci fossero rischi per il nostro Paese. Ma si è rimasti in qualche modo col fiato sospeso per tutte le altre regioni sotto al suo cammino.
Gli stati a rischio
A cominciare dagli Stati Uniti, che il relitto ha sorvolato da ovest a est con un perfetto coast to coast da Los Angeles a New York proprio nella fase finale. Il razzo è precipitato nell‘Oceano Atlantico (intorno alle ore 17:33 ora italiana) poco dopo aver sorvolato Central Park come ha confermato lo Space control Squadron della della Difesa americana.
Sono diversi i fattori che pesano sui calcoli effettuati riguardo il luogo dell’atterraggio. A testimoniare la grande incertezza attorno a previsioni di questo tipo, basti pensare che è sufficiente un minuto di differenza nella previsione per spostare il luogo di caduta di qualche centinaio di chilometri.
Per fortuna il suo rientro incontrollato non ha comportato alcun danno a persone o cose. Nelle prossime ore si attendono maggiori informazioni
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