È tutto pronto per il Red Valley 2023: Olbia si prepara ad accogliere gli artisti che per ben cinque giorni animeranno le notti del ponte di Ferragosto. Si comincia oggi 12 agosto con una line up all’insegna di rap e della trap. Ma chi sono gli artisti che conquisteranno il palco?

La line up della prima serata del Red Valley 2023

Mamacita, Il Pagante, Rose Villain, Paky, Emis Killa, Geolier, Gue e Lazza hanno dominato la scena di questa prima serata. Un pubblico giovane, ma variegato. Mamacita ha riscaldato la serata: il sole è ancora alto a Olbia, e la dj fa ballare il pubblico a ritmo di reggaeton. Anche Il Pagante, ora orfano di un membro (Federica Napoli aveva infatti annunciato il suo ritiro dal gruppo tempo fa) fa saltare le prime file del Festival, intrattenendo per mezz’ora con i loro pezzi storici, da DAM ai più recenti brani, accompagnati dal loro fedelissimo Jimmy Sax, un vero e proprio talento del sassofono.

Ed ecco che al tramonto compare una splendida Rose Villain: non sono mancati alcuni dei suoi brani più virali come Michelle Pfeiffer, o il remix di Travesuras di SLF con Fred De Palma. La giovanissima rapper mantiene il palco molto bene, ma forse complice anche l’emozione, sembra quasi timida nei suoi approcci. Dopo aver chiuso proprio con uno dei suoi brani più famosi, la rivedremo sul palco con Gue e Geolier. Nel frattempo, arriva Paky: il trapper metà partenopeo metà meneghino in soli 30 minuti di esibizione ha scelto di portare dei brani virali (come Auto tedesca). Fa sorridere vedere tanti giovani e giovanissimi accompagnati dai genitori ad ascoltare dal vivo il loro cantante preferito. Le regole del Festival sono molto chiare: minori si, ma sempre accompagnati. E non te lo fai un selfie con mamma e papà vicino al palco?

L’ingresso dei big: Emis Killa e Geolier

Chi ha acquistato il biglietto per la prima serata di questo Red Valley 2023 ha sicuramente tenuto conto della presenza di alcuni tra i più importanti rapper e trapper del momento. Tra questi non può mancare Emis Killa, che per un’ora ha cantato sia i suoi brani più recenti che quelli storici, chiudendo con Parole di ghiaccio. Che ha fatto cantare tutti, anche i più giovani che conoscono questo iconico brano ormai decennale. Emis Killa, al secolo Emiliano Giambelli, incita il pubblico a continuare ad ascoltare musica dal vivo (“Spero che i miei figli mantengano la tradizione di andare a sentire la musica dal vivo” dice il rapper). E porta una sorpresa: il napoletano Geolier.

Geolier, nome d’arte di Emanuele Palumbo, mette in chiaro sin da subito le sue origini: sciarpa del Napoli e coriandoli azzurri dominano il palco nel momento centrale della prima serata. Lecita dunque la sua domanda su quante persone di Napoli fossero presenti, sebbene le mani alzate siano state poche. Nonostante le apparenti barriere linguistiche, Geolier infiamma il palco, dimostrandosi un ottimo rapper, e molto attento al pubblico.

La chiusura di Gue e Lazza

Gue Pequeno compare sul palco dopo un piccolo intervallo, che ha permesso di rivelarci una grande sorpesa. Il rapper infatti porta con sè una band che rende ancora più particolari i suoi brani, rendendoli unici e travolgenti. Cosimo scherza sul suo “essere sobrio” (“Non ho bevuto per poter dare il meglio su questo palco” dice) e muove una folla che canta a squarciagola le sue canzoni. La sua è una lunga carriera, come lui stesso afferma, quindi anche nel suo caso non sono mancati brani super virali come Cookies ‘n’ Cream, l’indimenticabile Chico in duetto con Rose Villain. Insieme però ad alcuni pezzi storici come 2%. Il rapper chiude lasciando il palco all’ultimo importante artista della serata.

Ed è infatti Lazza a chiudere in maniera assolutamente iconica questa prima serata. Dopo l’entrata a effetto ha ricordato al pubblico i suoi ultimi successi (“Sette dischi di platino sono una roba seria”) e incita i giovani presenti a non abbandonare mai i propri sogni. Insomma, una notte veramente di fuoco per la città di Olbia, che vede il primo vero Red Valley post pandemia. Ed è proprio questa l’aria che si respira: libertà e creatività, con un unico filo conduttore, la musica, che unisce grandi e piccini, gruppi di amici e famiglie, animando le serate estive sarde, che avevano bisogno di sgranchirsi le gambe.

Marianna Soru

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