Nelle giornate di oggi e di domani tutti i cittadini saranno chiamati a votare per le suppletive del Senato, il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, il rinnovo di sette Consigli regionali e circa mille Comuni. Ci saranno inoltre delle novità in merito alle misure di sicurezza da adottare per prevenire il contagio da Coronavirus.
Due intere giornate di voto per il referendum e per le elezioni in 7 regioni
Sono due i giorni in cui è possibile votare: domenica 20 settembre e lunedì 21. I seggi sono aperti dalle 7 alle 23 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Complessivamente sono 46.641.856 gli elettori chiamati ad esprimersi per il referendum costituzionale. Le elezioni regionali interessano invece 7 regioni e coinvolgeranno 18.473.922 i cittadini. Si voterà in 6 Regioni a statuto ordinario (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto) e in 1 a statuto speciale (Valle d’Aosta).
Le elezioni amministrative e suppletive del Senato della Repubblica
Per le elezioni suppletive del Senato della Repubblica, gli aventi diritto al voto sono 467.122 per la Sardegna e 352.696 per il Veneto. Le elezioni amministrative coinvolgeranno invece 5.725.734 elettori in 962 comuni. Tra i Comuni figurano diversi capoluoghi di provincia, tra cui Aosta, Arezzo, Bolzano, Chieti, Crotone, Fermo, Lecco, Macerata, Mantova, Matera, Nuoro, Reggio Calabria, Trani, Trento e Venezia, di cui tre sono anche capoluoghi di regione. Per cinque nuovi Comuni si voterà per la prima volta. Si tratta di Borgo d’Anaunia, Novella, San Michele all’Adige e Ville di Fiemme nella provincia autonoma di Trento e del nuovo comune di Presicce-Acquarica in provincia di Lecce. Il comune di Marcetelli, in provincia di Rieti, è quello con il minor numero di elettori, solo 74, mentre Venezia, con i suoi 200.700 elettori è il più grande.
Gli scrutini saranno scaglionati
Dapprima si procederà allo scrutinio delle schede riguardanti le elezioni suppletive, il cui spoglio inizierà lunedì subito dopo la chiusura dei seggi. Si proseguirà poi nello scrutare le schede del referendum ed infine quelle delle Regionali. Solo dalle 9 di martedì si potranno invece avere i risultati delle comunali.
Il quesito sulla scheda del referendum
Il quesito stampato sulla scheda referendaria è il seguente: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?”. L’elettore potrà barrare la casella del Sì se vuole confermare la riforma costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari da 945 a 600 complessivi (400 deputati e 200 senatori). Voteranno No coloro che invece saranno contrari al taglio dei parlamentari. E’ importante ricordare che per il referendum costituzionale non è richiesto alcun quorum: l’esito referendario è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori.
Il voto per chi è ricoverato di Coronavirus o in quarantena
I cittadini ricoverati per Coronavirus possono votare se sono elettori della Regione in cui si trova la struttura sanitaria, purché le strutture che li ospitano abbiano almeno 100 posti letto. Se invece sono ricoverati in strutture con meno di 100 posti letto, il loro voto viene raccolto da appositi seggi speciali. Per quanto riguarda gli elettori in quarantena o isolamento fiduciario, il voto è comunque permesso presso il proprio domicilio. Questo è possibile se elettori della Regione in cui sono domiciliati, in un periodo compreso tra il decimo e il quinto giorno antecedente quello della votazione, hanno fatto pervenire questa richiesta al sindaco del comune nelle cui liste sono iscritti.
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