Le autorità di polizia che stanno partecipando all’operazione “Terramara-Closed” hanno arrestato 48 persone a Reggio Calabria, tutte accusate di avere rapporti, a vario titolo, con la ‘ndrangheta. Sequestrati anche 25 milioni di Euro di beni.

Continua il pugno duro dello Stato nei confronti della criminalità organizzata su tutto il territorio italiano. Dopo la decimazione della famiglia di Santa Maria di Gesù nella scorsa settimana nel palermitano, all’alba di oggi è iniziata un’operazione repressiva contro la ‘ndrangheta su Reggio Calabria.

I Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza stanno procedendo all’attuazione delle misure cautelari ordinate nell’ambito dell’operazione “Terramara-Closed”. Sono 48 le persone soggette ad arresto. Di queste 44 sono destinatarie della custodia cautelare in carcere e le restanti 4 ai domiciliari.

Le accuse mosse agli arrestati e il sequestro di un’ingente somma di denaro

Gli arrestati a Reggio Calabria sono considerati responsabili di vari reati di criminalità organizzata. A vario titolo sono indagati per associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, trasferimento fraudolento di valori, procurata inosservanza di pena e porto illegale di armi. Tutti i reati contestati sono aggravati dall’utilizzo del metodo di stampo mafioso.

Non solo arresti ma anche perquisizioni. Sono in atto diverse perquisizioni per ricercare prove che suffraghino i risultati delle indagini e possano portare a processo gli indagati. Obiettivo, inoltre, è privare gli indagati di quei beni che potrebbero essere il frutto, diretto o indiretto, dei reati contestati e che potrebbero essere reimpiegati nuovamente dall’organizzazione mafiosa. Se così fosse si potrebbe immediatamente aprire la strada della confisca.
A seguito delle prime perquisizioni sono già stati sequestrati 25 milioni di Euro appartenenti ai membri dell’organizzazione criminale.

Per le 11 di questa mattina è attesa una conferenza stampa alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, durante la quale verranno spiegati i particolari e i risultati dell’operazione in atto.

Di Lorenzo Maria Lucarelli