Il regista di The New Pope è famoso per i suoi film che fanno spesso parlare, e che attraggono sempre un grande pubblico. Ma Paolo Sorrentino ha anche scritto un libro – Hanno tutti ragione – che rimanda molto alle atmosfere dei suoi film più belli.
Il regista di The New Pope, Paolo Sorrentino, dopo Loro 1 e 2, torna a far parlare con la serie dai toni pop e dissacranti. Famoso dunque soprattutto per i suoi film, fra cui La Grande Bellezza, che gli valse pure un Oscar (miglior film straniero) nel 2014, il regista andrebbe apprezzato però anche come scrittore. Appartengono infatti alla sua produzione letteraria due romanzi: Hanno tutti ragione (2010) e Tony Pagoda e i suoi amici (2012), dallo stesso protagonista.
Hanno tutti ragione
Napoli, anni Settanta: protagonista del romanzo e narratore è Tony Pagoda, cantante melodico della periferia partenopea, dalla vita costellata di eccessi e disillusioni. Nel corso della vita calca i palchi più importanti del mondo, fra cui il Metropolitan di New York. Donnaiolo, vizioso ed eccessivo, ormai completamente privo d’innocenza, Tony P. decide, dopo una tournée in Brasile, di abbandonare tutto e tutti e di restarsene lì, fra Rio e Manaus, per diciotto anni. Fino a quando riceve un’offerta che non può rifiutare: cantare a capodanno per una famiglia ricchissima. Seguiamo così, attraverso una scrittura asciutta, semplice e colloquiale, Tony e le sue riflessioni sulla vita, sul mondo, sui sentimenti.
“E abbiamo cominciato a ridere tutti in un modo così convulso e singhiozzante che per un attimo, con gli occhi davanti alle nuvole, ve lo giuro è stato solo un attimo e non vorrei apparire banale, ma a me è proprio parso in modo inequivocabile di essere stato attraversato da quella parola impronunciabile e abusatissima che si chiama felicità.” – Hanno tutti ragione, Paolo Sorrentino
I rimandi ai film
Nel romanzo si ritrovano le atmosfere tipiche che caratterizzano i film del regista, quali La Grande Bellezza, Youth o Il Divo. Ma un film in particolare ricorda il personaggio di Tony Pagoda: L’Uomo in più (2001), con Toni Servillo che interpreta Tony Pisapia: sarà appunto da ispirazione per il Tony P. del romanzo. Oltre ciò è tipico e comune il tema del disagio, quasi esistenziale, che caratterizza molti dei personaggi sorrentiniani. Questi uomini infatti hanno in comune una visione differente, critica e sarcastica della società e dei rapporti umani. Ma un altro elemento è comune, anche se più ineffabile: l’atmosfera. Il libro potrebbe infatti essere benissimo la sceneggiatura di uno dei tanti film del regista, così come i suoi film potrebbero benissimo essere tratti da libri.