Il Regno Unito ha dato il via alla sperimentazione di nuovi tamponi fai da te in grado di evidenziare la presenza del virus in soli 20 minuti.
L’annuncio del Segretario di Stato
Matt Hancock, Segretario di Stato alla salute, ha annunciato ieri sera l’avvio della sperimentazione per mettere a punto dei nuovi tamponi fai da te in grado di dare risultati in soli 20 minuti. I nuovi tamponi non avrebbero quindi bisogno di essere spediti in laboratorio per essere analizzati, riducendo i tempi di attesa per conoscere il proprio stato di salute e alleggerendo il lavoro del personale sanitario dei centri di analisi; non è poi da sottovalutare l’importanza che avrebbero nell’individuazione di nuovi focolai e nel monitoraggio della diffusione dell’infezione. Inoltre, ha spiegato Hancock, saranno effettuati a partire dalla prossima settimana più di 10 milioni di test sierologici, per verificare e quantificare la presenza di anticorpi contro il virus in soggetti che hanno contratto la malattia anche senza manifestare sintomi.
La sperimentazione
I nuovi tamponi fai da te saranno testati nell’Hampshire in alcuni ambulatori di pronto soccorso, negli studi di medici di base e case di cura. Il periodo di prova durerà sei settimane e i ricercatori prevedono di testare fino a 4.000 persone. “Vogliamo scoprire se sia efficace su una scala più ampia. Se funziona, lo distribuiremo al più presto” ha dichiarato Matt Hancock in un discorso in Downing Street a Londra. Garantito anche l’accesso ai test sierologici con investimenti considerevoli. “Abbiamo firmato contratti per la fornitura nei prossimi mesi di oltre 10 milioni di test da Roche e Abbott – spiega il Segretario alla salute – dalla prossima settimana inizieremo a distribuirli in modo graduale, dapprima al personale sanitario e assistenziale, ai pazienti e ai residenti“.
Ancora molti interrogativi
Nonostante gli investimenti per assicurare test sierologici, non è stato ancora confermato che gli anticorpi prodotti e rilevati dalle analisi siano in grado di proteggere da una nuova infezione. Ma il governo britannico ha pensato a tutto: gli operatori sanitari saranno sottoposti ai test sierologici e ne verrà monitorato lo stato di salute per aiutare la ricerca a capire se la risposta anticorpale abbia o meno un’efficacia nel lungo periodo. Finora le analisi sierologiche hanno evidenziato che il 5% della popolazione britannica e il 17% di quella londinese siano stati contagiati da Sars-CoV-2, anche senza presentare sintomi.
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