Remo Rapino è il vincitore del Premio Campiello 2020 con il romanzo Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, edito da Minimum Fax.

Premio Campiello 2020

Il Premio Campiello 2020 va a Remo Rapino. Photo: Web.
Il Premio Campiello 2020 va a Remo Rapino. Photo: Web.

Dopo i difficili mesi di chiusura e un’estate divisa tra caldo e tempeste, Venezia ospita la finale del Premio Campiello 2020.

La 58esima edizione si è svolta a piazza San Marco, cornice della città da sogno, condotta da Cristina Parodi, madrina della cerimonia.

La manifestazione inizia con l’introduzione del Presidente della Fondazione Il Campiello, Enrico Carraro, e non può mancare l’omaggio a Philippe Daverio, da poco scomparso.

Ecco la cinquina finalista: Patrizia Cavalli con il romanzo Con passi giapponesi, Sandro Frizziero con Sommersione, Francesco Guccini con Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto, Remo Rapino con Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio e Ade Zeno con L’incanto del pesce luna.

Premio Campiello 2020, finalisti tra cui Remo Rapino. Photo: Web.
Premio Campiello 2020, finalisti tra cui Remo Rapino. Photo: Web.

L’ospite d’onore è Alessandro Baricco che ritira il Premio Fondazione Il Campiello 2020 per il suo importante percorso come scrittore e intellettuale.

Questo premio, Baricco lo dedica al maestro Ennio Morricone.

Mentre il vincitore del Premio Opera Prima, per il miglior esordio letterario, va a Veronica Galletta con il romanzo Le isole di Norman.

Premio Campiello Giovani 2020

Questa mattina, 5 settembre, in occasione della conferenza stampa a Palazzo Franchetti, che precede la premiazione, è stato inoltre nominato il vincitore del Premio Campiello Giovani 2020.

Dunque, con il racconto Meduse, vince Michela Panichi, la motivazione:

“Meduse” di Michela Panichi si addentra nelle geometrie psicologiche del rapporto fra due fratelli – un ragazzino e un adolescente – e una madre che si scopre incinta di una nuova vita, ancora una volta senza un padre presente.

L’evento sconvolge, ridefinisce e alla fine ridispone in un nuovo equilibrio le relazioni fra personalità diverse, cha la giovane autrice sa tratteggiare con finezza, pur con qualche ingenuità nel ricorso a immagini e temi convenzionali.

“Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” di Remo Rapino

Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, Remo Rapino. Photo: Web.
Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, Remo Rapino. Photo: Web.

A vincere il Premio Campiello 2020 è Remo Rapino con il romanzo Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio.

Candidato alla dozzina del Premio Strega 2020, festeggia il primo compleanno del romanzo attraverso questa premiazione.

In questo romanzo, Remo Rapino racconta la storia di quest’uomo, ormai anziano, che ne ha passate tante: dall’esperienza di operaio in Lombardia, il ricovero in manicomio fino al ritorno al paese dove viene considerato matto.

Inoltre, attraverso Liborio, Rapino racconta quella che è la storia italiana del secolo passato.

I matti colgono al di là delle superficie delle cose, comprendono il mondo da una prospettiva periferica. E Bonfiglio Liberio è in tal senso una figura simbolica, a metà tra Don Chisciotte e Forrest Gump.

Remo Rapino è nato nel 1951, di lui ricordiamo i racconti Esercizi di ribellione (Carabba 2012) e alcune raccolte di poesia, tra cui La profezia di Kavafis (Moby-dick 2003) e Le biciclette alle case di ringhiera (Tabula Fati 2017).

La finale, andata in onda sul sito di Rai Cultura, sarà possibile rivederla su Rai5, sabato 19 settembre alle ore 21:15.

Serena Votano