Arriva nelle sale il 5 ottobre Renegades Commando d’assalto, l’action movie scritto da Luc Besson Richard Wenk. Un’avventura sottomarina, condita da passione e qualche momento brillante e comico, diretta da Steven Quale. Ma sarebbe meglio chiamarlo heist movie. Vediamo perché nel racconto dell’anteprima. 

C’è un segreto alla base della storia di Renegades Commando d’assalto. Un segreto che riguarda l’oro dei nazisti e la seconda guerra mondiale. E che finisce per coinvolgere i Navy Seal, corpo scelto dell’esercito degli Stati Uniti. Ogni operazione è ad alto rischio e questa non farà eccezione.

Un film, Renegades, che è il risultato di tanti ingredienti diversi. Azione, personaggi tipicamente americani, la ricostruzione di un paesino serbo subacqueo. Un mondo in bianco e nero con i buoni che vincono sui cattivi, sempre. Anche se tutte le probabilità sono loro contro. Una pellicola che regalerà emozioni ad un pubblico molto eterogeneo: veterani militari, appassionati di film di guerra, amanti del cinema d’azione. E a chiunque piacciano scene spettacolari e una storia di guerra che va a finire bene: una favola moderna.

Renegades: la storia

Una delle prime scene di Renegades ci mostra i Navy Seal che si imbucano in un comando dell’esercito bosniaco come finti giornalisti. Obiettivo: rapire un pericoloso e cattivissimo generale bosniaco. Per farlo i nostri eroi devono creare passaggi sotterranei, combattere a mani nude, inventare soluzioni. E non ultimo: farla franca in un inseguimento tra carri armati.

Ambientato in Bosnia alla fine della guerra, nel 1995, la storia di Renegades affonda le sue radici alla fine di un’altro conflitto, la seconda Guerra Mondiale. Nel 1944, infatti, Grohovo, paesino bosniaco sperduto tra le montagne, incontra la Storia. Arriva l’esercito tedesco per nascondere lì opere d’arte e tesori rubati. Tra cui il famoso oro dei nazisti. Di questa storia non resta nessun testimone, perché il paese finisce sommerso dalle acque di una diga fatta saltare dai partigiani bosniaci.

Nessun testimone tranne il nonno di Lara, protagonista del film, allora bambino. Sarà lei a chiedere auto alla squadra di Navy Seal e a mettere in moto tutto. Compresa la storia d’amore con Stanton. La domanda a quel punto è: riusciranno i nostri eroi a riportare a casa oro per 300 milioni di dollari? Riuscirà Lara a usarli per aiutare il suo popolo?

Dovranno affrontare una pericolosa e complicata missione subacquea, di notte, a 150 metri sott’acqua, in un mondo misterioso. Il gruppo di Navy Seal, guidato dalla bella e appassionata Lara intraprendono la missione per tentare di recuperare l’oro. Dovranno vedersela con tutte le difficoltà di un’azione non autorizzata. E con i serbi fautori del regime militare del posto. Sarà un’avventura misteriosa e ricca di suspense. Con finale a sorpresa.

L’acqua tra i protagonisti di Renegades Commando d’assalto

L’acqua e la dimensione subacquea sono protagonisti indiscussi di Renegades. Per buona parte il film è ambientato in un villaggio subacqueo, sommerso, fermo al 1944, epoca in cui è stato completamente distrutto dall’esplosione di una diga che ha allagato la valle. Un posto incantevole e sorprendente, figlio dell’esperienza del regista Steven Quale.

Quale infatti ha lavorato in film come Titanic e Into the Storm e in quelle occasioni si è reso conto di quanto fosse difficile gestire un ambiente con l’acqua. Ma anche ricco di potenziale cinematografico.

“Quando stai a terra è una cosa – ma se ci aggiungi l’acqua si rallenta tutto, devi pensare ai problemi di sicurezza, anche se di sicuro tutto questo è la premessa per un ottenere grandi effetti. L’acqua che riflette la luce può essere molto cinematografica e offre a un regista un sacco di elementi interessanti” Steven Quale

Renegades: la squadra

La trama del film Renegades è anche la storia della più grande avventura di un team affiatato: quello formato da Matt, Stanton, Ben, Jackson e Duffy. Loro sono il sogno di ogni azienda: il gruppo perfetto, unito come le dita di una mano. E in Renegades sono chiamati ad una missione che sembra un po’ un furto: recuperare 300 milioni di dollari in lingotti d’oro. Per questo la pellicola è stata definita un heist movie, traducibile in italiano come “film del colpo grosso”. Un sottogenere cinematografico del thriller che ha di solito per protagonista una banda di criminali e non una forza speciale dell’esercito. 

Ma vediamo la nostra squadra da chi è composta. C’è Matt, interpretato da Sullivan Stapleton, il sottoufficiale capo. Ha più esperienza di tutti: scaltro e simpatico, ma anche molto serio. Ha preso parte a molte missioni e ha visto numerose azioni sul campo. Poi c’è Stanton, interpretato da Charlie Bewley: sensibile e tranquillo, concentrato sul quadro generale della missione. Un ragazzo di cui è facile innamorarsi, come fa Lara. Fanno parte della squadra anche Ben che ha il compito di capire le posizioni. Legge le mappe, capisce i posti, le statistiche e tutti i dettagli tecnici delle operazioni. Ed ha anche un corpo straordinario: lo interpreta Joshua Henry. Completano il gruppo Jackson, interpretato da Dimitri Leonidas, l’artificiere capace di far saltare in aria navi o qualsiasi altra cosa e Duffy (Diarmaid Murtagh), un adorabile ragazzone con la testa calda.

Vederli in azione è uno spettacolo.

Buona visione.

Federica Macchia