Rennes, tifosi ammassati in curva durante la partita di Champions League

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Di Andrea Mari

Rennes-Krasnodar-Champions-League

Clamoroso paradosso in Francia. Il Coronavirus, la malattia pandemica esplosa in Cina che si è propagata in tutto il mondo, sta attecchendo nuovamente in tutto il “Vecchio Continente“. Il Paese transalpino è uno dei più colpiti a livello europeo dalla nuova crisi sanitaria in virtù dei numerosi contagi registrati ogni giorno. Mentre il Governo francese continua a varare restrizioni atte a contenere i nuovi positivi, le autorità di Rennes sono andate controcorrente permettendo l’ingresso di cinquemila tifosi allo stadio per la prima in Champions League dei rossoneri. La partita, terminata 1-1 contro gli avversari del Krasnodar, si è impreziosita di una buona presenza di pubblico, tutto ammassato nella curva dell’impianto sportivo della Bretagna. È polemica sul web.

Rennes-Krasnodar: in barba al Coronavirus, i tifosi si abbracciano al goal senza mascherina

Normalissime scene di stadio. O almeno, ciò a cui si poteva assistere prima dell’avvento del Covid-19. Lo stadio Roazhon Park di Rennes ha ospitato ben cinquemila tifosi che, alla rete del vantaggio della squadra casalinga, si sono abbracciati dalla felicità. In molti senza mascherina e non rispettando il famoso “distanziamento sociale” tanto sbandierato dalle autorità sanitarie. Immagini che, in uno Stato colpito gravemente dalla pandemia virale, hanno scatenato un vero e proprio vespaio in Francia ed in Europa. Durante la partita di Champions League contro il Krasnodar (1-1 il finale), i tifosi rossoneri sono stati ammassati tutti insieme in curva dalle autorità.

E la UEFA in tutto questo? L’organo continentale di calcio ha permesso il riempimento dello stadio per un 30% lasciando, oltretutto, campo libero ai vari governi nazionali sulla gestione delle entrate negli impianti sportivi. Non a caso, durante la prima parte delle partite inaugurali della Champions League, abbiamo visto stadi con affluenze differenti: in Lazio-Borussia Dortmund erano mille gli spettatori, mentre in Ucraina per Dinamo Kiev-Juventus si è arrivati a contare quindicimila presenze. Una diversità di presenza che, in parte, potrebbe incidere sull’esito delle partite ma, soprattutto, sulla diffusione del virus in Europa.

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