Il giorno di Pasqua è da sempre un giorno di gioia, di festa, e soprattutto di Resurrezione. Se si parla di Resurrezione in ambito cestistico non si può non pensare alle rimonte più famose avvenute su un parquet.
Se pensiamo solo alla pallacanestro d’oltreoceano, quella della NBA, abbiamo ancora nei ricordi alcune rimonte quantomeno storiche. I 13 punti nei 35 secondi finali di Tracy McGrady nel 2004, gli 8 punti in 9 secondi di Reggie Miller nel 1995 e la rimonta alle Finals 2008 dei Boston Celtics (che hanno recuperato 36 punti di svantaggio) nei confronti dei Los Angeles Lakers sono gli esempi più eclatanti.
Ma oggi, vista la giornata speciale, vogliamo far tornare a galla una delle rimonte più clamorose, ma un po’ meno conosciute. Era il 2 maggio 2002..
La Resurrezione di Boston
Quel periodo dell’anno si prestava bene per eventi sportivi che sarebbero rimasti nei ricordi di tutti gli appassionati. I tifosi dei Boston Celtics, oltre ad avere una storia ricca di successi, si ricorderanno della pazza serata vissuta al Boston Garden il 2 maggio 2002.
Era ovviamente il periodo di Playoffs NBA, e nella tana dei Boston Celtics arrivavano i New Jersey Nets di Jason Kidd, primi nella Eastern Conference, per disputare la terza gara della serie. Erano le Eastern Conference Finals, e le prime due sfide in quel di New Jersey erano andate discretamente bene per i Celtics, qualificati come terzi. Il risultato della serie era infatti in parità sull’1-1: dopo la sconfitta in Gara 1 infatti Boston si era rifatta vincendo Gara 2. Ma Gara 3 farà storia a se in questa serie.
I New Jersey Nets cominciarono alla grande la partita e dominarono i Boston Celtics nella prima metà di gara. I Celtics infatti si erano fermati solamente a 13 punti segnati nel primo quarto. I Nets arrivarono addirittura sul +26 (65-39) con 8 minuti da giocare nel terzo quarto, ma è qui che arriva la svolta della partita.
In questo momento di difficoltà estrema si accende l’uomo simbolo della franchigia, Paul Pierce, che guida un’insperata rimonta dei Celtics. Pierce realizza addirittura 19 punti nel quarto quarto, mentre tutti i Nets si fermano a quota 16.
A 46 secondi dalla sirena finale i tiri liberi di Paul Pierce prima impattano la partita, e poi regalano il primo vantaggio nella sfida ai Celtics. Nell’azione successiva i Nets perdono palla ed è Kenny Anderson in campo aperto a sigillare una vittoria incredibile per Boston.
One of the most amazing comebacks in NBA History
“One of the most amazing comebacks in NBA History”.
La definisce così il telecronista della NBC, Mike Breen, ora uno dei telecronisti più famosi grazie al suo inconfondibile “Bang”.
Alla sirena finale il punteggio finale dice 94-90 in favore dei Celtics, e l’intero Boston Garden può esplodere di gioia per due motivi. Il primo ovviamente è una vittoria clamorosa e storica, e il secondo è per il vantaggio ottenuto nella serie contro i Nets.
Paul Pierce concluse la partita con 28 punti segnati in 45 minuti di gioco, e i Celtics piazzarono un parziale monstre di 41-16 nel solo quarto periodo.
Questo recupero pareggiò la quarta miglior rimonta nella storia dei Playoffs NBA, e diede ai Celtics un’occasione di sognare l’approdo alle Finals, che mancavano alla franchigia dal 1987.
Come finì la serie
I piani dei Boston Celtics però non si compirono. I New Jersey Nets infatti non accusarono alcun colpo a livello psicologico e vinsero le successive tre partite consecutive. New Jersey così trionfò nella serie per 4-2 ed approdò alle Finals NBA.
Nella serie finale New Jersey però non pote nulla contro i Los Angeles Lakers, che vinsero il loro terzo titolo consecutivo. Nets spazzati via per 4-0 con un Shaquille O’Neal in formato MVP. Per i Lakers fu il titolo numero 14 nella storia NBA.
Pierce dovette attendere sei anni per avere la sua chanche di poter conquistare un titolo NBA. Questa partita però fu una delle performance più ricordate di The Thruth, e una di quelle che gli hanno dato la fama di giocatore clutch, grazie alla sua vera e propria esplosione nel quarto finale.
Ecco il video della rimonta.
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