RetroNerd #31 – Rule of Rose

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Di Federica Giorgi

Rule of Rose - Photo credit: web
Rule of Rose – Photo credit: web

RetroNerd è qui per farvi tornare indietro nel tempo anche durante la settimana di Halloween.
Oggi parliamo di un titolo per PS2 che al tempo creò non poche controversie: Rule of Rose.

Un po’ di storia…

Rule of Rose è un titolo sviluppato da Punchline e pubblicato nel 2006 per PS2.
Per quanto riguarda come il pubblico ha accolto il gioco, le recensioni sono miste. Il titolo ha infatti ricevuto per lo più recensioni sulla sufficienza, ma è stato anche definito sia un’opera d’arte che uno dei peggior survival horror creati dopo il 2000.
Fatto sta che oggi questo titolo è uno dei più costosi da comprare usati, perché sono state distribuite veramente poche copie.

Rule of Rose Photo credit: web
Rule of Rosa – Photo credit: web

Trama

Nel gioco interpretiamo Jennifer, una bambina che si è ritrovata all’interno di un orfanotrofio in cui comanda il clan degli Aristocratici del Pastello Rosso, ovvero dei bambini al servizio della Principessa della Rosa Rossa.
Jennifer dovrà quindi soddisfare le richieste della Principessa, via via sempre più strane.
Andando avanti, la trama si infittirà e il giocatore dovrà svelare i tanti misteri che aleggiano intorno all’orfanotrofio, raccontati sotto forma di fiabe.

Rule of Rose Photo credit: web
Jennifer – Photo credit: web

Gameplay

Il gameplay è uno degli aspetti più criticati di Rule of Rose, perché considerato troppo scarno.
Nel gioco, che è un survival horror, troviamo anche fasi di combattimento, che da molti considerate “broken“, dunque troppo facili da affrontare.
Avremo anche degli enigmi che potremo risolvere grazie all’aiuto del nostro cane Brown, che sarà in grado di fiutare gli oggetti e seguire le loro tracce.
L’atmosfera però, a mio parere, riesce a rimediare al gameplay semplice e a far venire i brividi al giocatore.

Rule of Rose Photo credit: web
Alcuni nemici – Photo credit: web

I bambini, proteggete i bambini

Sicuramente uno dei motivi per cui questa settimana ho deciso di parlarvi di Rule of Rose sono le controversie e il caso mediatico che l’arrivo del gioco in Europa ha scatenato.
Ovviamente il motivo principale è la presenza di bambini in un gioco horror caratterizzato anche da molte scene di violenza.
Nel 2006 l’allora Commissario Europeo Franco Frattini accusò il gioco di contenere scene di sadismo, pedofilia e violenza sessuale sui bambini. L’accusa fu mossa soltanto dalla visione del trailer e si rivelò del tutto infondata, però creo in Europa l’ennesimo scusante per eliminare la violenza nei videogiochi.
Nonostante esistesse già il sistema di classificazione PEGI (il titolo era stato classificato +16 in Europa), questo non veniva ritenuto uno strumento adeguato per proteggere il pubblico più giovane.
Fortunatamente le dichiarazioni di Frattini vennero criticate e smentite dai più, in particolare anche dal Video Standards Council, che assicurò che il gioco poteva avere una classificazione PEGI +16 e che non erano assolutamente presenti scene riguardati estrema violenza o pedofilia.

Rule of Rose Photo credit: web
Jennifer, Brown e i nemici – Photo credit: web

Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere!
RetroNerd torna la settimana prossima, stay tuned!

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