Mimmo Lucano nell’ambito del processo Xenia è stato condannato a 13 anni e 2 mesi. L’ex sindaco di Riace doveva rispondere di diverse accuse tra cui favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Lucano dovrà inoltre restituire 500 mila euro di finanziamenti ricevuti

Mimmo Lucano condannato a 13 anni e 2 mesi

Questa è una vicenda inaudita. Sarò macchiato per sempre per colpe che non ho commesso. Mi aspettavo un’assoluzione”. Così Mimmo Lucano ha commentato la sentenza emessa dal tribunale di Locri che lo condanna a 13 anni e 2 mesi. L‘ex sindaco di Riace dovrà inoltre restituire 500 mila euro di finanziamenti ricevuti dall’Unione Europea e dal governo. Questa la condanna inflitta inflitta a Lucano che doveva rispondere di associazione per delinquere, abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il tutto a seguito di un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Locri per la quale nel 2018 Lucano fu anche agli arresti domiciliari.

Perchè una condanna così grave

La pena inflitta a Lucano è più del doppio di quella richiesta dall’accusa. Questo perchè se l’ex sindaco di Riace è stato assolto dall‘accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, resta il reato più grave di peculato. Questi ed altri reati ascritti a Lucano sarebbero stati commessi secondo l’accusa per “lo stesso disegno criminoso“. Ecco perchè ,partendo reato più grave come il peculato, sarebbe stata aumentata la pena fino 10 anni e 4 mesi . A questi vanno aggiunti 2 anni e 10 mesi per gli altri reati.

Si arriva dunque ai 13 anni e 2 mesi inflitti all’ex sindaco di Riace. Una sentenza che gli avvocati della difesa Giuliano Pisapia e Andrea Dacqua ritengono “lunare “ insieme ad una “condanna esorbitante”. Entrambe per loro “contrastano totalmente con le evidenze processuali” per cui i legali di Lucano hanno già annunciato il ricorso in appello dopo aver letto le motivazioni.

Stefano Delle Cave