Cronaca

Riapertura, linee guida e buon senso: la nuova intesa tra Governo e Regioni

E’ ufficiale: sarà possibile a partire dal 18 maggio la riapertura di bar, ristoranti e parrucchieri. Entro venerdì verranno rilasciate le nuove linee guida per la ripartenza delle regioni.

L’annuncio su Twitter

Dopo il vertice di ieri tra Governo e Regioni, il Governatore della Liguria Giovanni Toti ha annunciato su Twitter il raggiungimento di una nuova intesa con Palazzo Chigi. L’accordo, a cui si è giunti non senza pressioni, atti di ribellione e disaccordi, ha dato il via libera alla riapertura di bar, ristoranti e parrucchieri già dal 18 maggio; alle regioni è stata garantita maggiore autonomia a partire dalla prossima settimana, così che possano gestire gestire al meglio la Fase 2 in base ai dati raccolti dal costante monitoraggio dell’epidemia.

L’appello al buon senso

Secondo un governatore, Conte avrebbe così deciso di assecondare le richieste delle Regioni, che nelle ultime settimane hanno spinto per una riapertura anticipata soprattutto per il commercio al dettaglio. “Il Governo farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali e insieme porteremo avanti il monitoraggio della situazione. Avanti con buon senso! Ripartiamo insieme“. Queste sono le parole pubblicate da Toti sul noto social network, per invitare colleghi e connazionali a non sottovalutare la situazione e a ripartire insieme nel pieno rispetto delle regole. Entusiasta anche Luca Zaia, presidente della Regione Veneto: “Il premier ha dato la possibilità per le Regioni di presentare un programma di aperture per il 18. Il Veneto, con estrema coerenza, presenterà in settimana la ripartenza totale“.

Fonte: it.wikipedia.org

Nuove linee guida

Se l’accordo raggiungerà il suo scopo, saranno possibili riaperture su base territoriale differenziate a seconda dell’andamento dei contagi. Fondamentale il rispetto dei nuovi protocolli, i quali saranno definiti e resi pubblici entro venerdì. Tali linee guida saranno stilate con il contributo di Inail e Consiglio Sanitario. Tuttavia, qualora la curva dei contagi dovesse salire nuovamente, il Governo avrà la facoltà di bloccare i provvedimenti presi dalle regioni.

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