Le riaperture sul tavolo di discussione: Governo e Regioni si incontreranno nel pomeriggio, verso le 17, che vedrà partecipare anche le aziende del trasporto pubblico. Commenta così il sottosegretario della salute Pierpaolo Sileri: “Riaprire la scuola è un piccolo rischio, giusto fare deroghe”.

Riaperture, nuovo decreto entro giovedì. Il governo incontra le regioni per discutere sulla scuola

Il decreto che regolerà le riaperture è previsto per giovedì. Entrerà in vigore da lunedì 26 aprile e domani potrebbe tenersi il Consiglio dei ministri che concretizzerà tutte le normative previste che disciplineranno le riaperture. La sua promulgazione potrebbe avvenire giovedì, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale già lunedì 26. Il decreto avrebbe entrata in vigore con effetto immediato.

Alla riunione sarà presenta anche il Comitato tecnico scientifico chiamato a esprimersi sul coprifuoco e pass. Undici Regioni più Trento e Bolzano sperano nella zona gialla mentre il loro tasso di positività è ancora al 6%. C’è anche la scuola ad animare il dibattito: ipotesi di orari scaglionati, rafforzamento del trasporto pubblico e tamponi a tappeto. Il vertice di oggi tra esecutivo e governatori di regione sarà dunque allargato anche ai rappresentanti delle aziende del trasporto pubblico.

Sulla scuola saranno possibili dei ritocchi, ma le regole generali non verranno toccate: solo nelle zone rosse è prevista una quota di didattica a distanza. Il problema principale è il trasporto: con la capienza limitata al 50% servirà un numero di bus molto alto.

I governatori delle regioni chiedono più flessibilità: “Ci dovrà essere un mix di soluzioni che non dev’essere solo sul trasporto pubblico locale – avverte il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga – Ma anche sull’organizzazione scolastica e sulle altre misure che prevedono una modulazione delle percentuali”.

Per non rischiare di aumentare la percentuale di affluenza sul trasporto pubblico (seppure i tempi sono stretti) è necessario un potenziamento di mezzi e numero personale. Si espone così il presidente della Lombardia Attilio Fontana, commentando così a Skytg24: “Il rientro al 100 per cento con i mezzi pieni al 50 è una equazione insostenibile”.

Intanto i dirigenti scolastici sono pronti a utilizzare la deroga che consente loro di lasciare parte degli studenti in dad qualora gli istituti non siano in grado di garantire il rispetto dei protocolli (come nel caso delle classi-pollaio che devono necessariamente essere divise in due gruppi per garantire il distanziamento). Lo studio della riforma prevede anche i test salivari rapidi agli studenti e vaccini in autunno per bambini e ragazzi, proposti in un’intervista a Repubblica dal membro del Cts Sergio Abrignani.

Giovanni Campagnoli