Nodo ancora aperto sulla riforma della Giustizia, si cerca di creare un’intesa tra governo e maggioranza per l’approvazione della riforma Cartabia. Mentre il Premier Draghi ha deciso di autorizzare la fiducia per accelerare i lavori, Giuseppe Conte dovrà cercare di ricucire la spaccatura della componente pentastellata avversa alla riforma. I due cercheranno un compromesso per cementare il voto della maggioranza.

Il Compromesso sulla riforma della Giustizia

Parte della maggioranza non è convinta dal testo di riforma redatto dalla Guardasigilli, Marta Cartabia, il Movimento 5 Stelle è contrario all’applicazione dell’improcedibilita’, di fatto, la fine dei processi, dopo due anni per l’Appello (tre anni per i reati più gravi) e dopo un anno per la Cassazione (18 mesi per i reati più gravi).

Secondo i pentastellati la riforma colpirebbe i processi legati ai reati per mafia, se il testo non fosse modificato in questo senso parte dell’area grillina non voterebbe la fiducia.

La ministra Cartabia sul tema ha voluto precisare che_ “I procedimenti di mafia e terrorismo non andranno in fumo“, ricordando come i processi per reati punibili con l’ergastolo, tra i quali figurano proprio i reati di stampo mafioso, non siano oggetto ai termini dell’improcedibilità e come per i reati più gravi ci sia la possibilità di prorogare la durata dei processi.

Diversi attriti in casa 5 Stelle si sono scatenati dopo l’approvazione del testo della riforma da parte di Luigi Di Maio in Consiglio dei Ministri.

Per risolvere questi problemi e trovare un accordo col governo, Giuseppe Conte si recherà a Roma dove avrà un confronto con alcuni deputati questi martedì e mercoledì.

Il resto della maggioranza fa quadrato

Gli altri alleati di maggioranza sembrano decisi ad approvare la fiducia alla riforma, dal PD Enrico Letta, si dice fiducioso sul fatto che la riforma troverà la maggioranza compatta, poiché vede nella riforma una dimostrazione: “che le risorse finanziarie che riceviamo, a condizione che facciamo le riforme, sono effettivamente collegate a un impegno riformatore a partire dalla Giustizia“.

Anche da Forza Italia arriva l’appoggio alla riforma, col capogruppo Roberto Occhiuto che afferma: “La riforma della Giustizia e’ un traguardo imprescindibile, fondamentale per il Paese e decisiva per il Pnrr. Il testo Cartabia non e’ quello che Forza Italia sognava, ma e’ un compromesso di buon senso“.

Sempre a favore del testo Cartabia, ma critico verso i grillini, è Matteo Renzi che ironizza: “Conte vuole essere leader della nuova fase grillina? Dimostri di essere all’altezza e si comporti di conseguenza (risolvendo la frattura ndr). In caso contrario si rivelera’ solo un ennesimo e inutile arruffapopolo”.


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Franco Ferrari