Prosegue il blocco pressoché totale del calcio minore italiano! Partita la rutilante serie A di CR7 e la B ridotta a 19 il resto del movimento è fermo.
La Lega della Serie C ha nuovamente rinviato l’inizio dei campionati fino al 16 settembre, quella dei dilettanti si è adeguata. Si aspetta l’esito dei ricorsi che incombono sul capo della B, scattata senza effettuare alcun ripescaggio come vorrebbero le regole vigenti.
Bloccati invece da un decreto del Presidente del Collegio di Garanzia del Coni, l’ex ministro degli esteri Franco Frattini, i campionati di serie A e B femminili. Anche in questo caso si attende che venga risolta la guerra combattuta a colpi di ricorsi tra la Lega Dilettanti e la FIGC. La prima ha organizzato i due tornei fino alla scorsa stagione, la FIGC ha deciso di occuparsene direttamente da quest’anno, scatenando la reazione a colpi di carte bollate dei “rivali”.
Dunque tutto rinviato, eccezion fatta per qualche partita di Coppa Italia, calcio giocato non se ne vede, e si è costretti a ragionare solo di liti, diffide e sentenze. Gli appassionati sono stufi, vorrebbero avere certezze e veder giocare i propri beniamini anche sui campi di provincia. Questa situazione provoca anche un allontanamento dalle vicende del calcio di base dei più, e ne ho avuta la prova negli scorsi giorni.
Un mio post sull’argomento su un gruppo Facebook dedicato al calcio minore non ha avuto nemmeno un commento sulle gravi questioni in corso, ma la discussione si è spostata sull’opportunità o meno che società poco seguite dai tifosi possano stare in Serie A. Mentre in un altro gruppo di appassionati, più legato alla A, non c’è stato nemmeno un commento.
La questione del rinvio dell’attività minore è invece gravissima, e se la situazione non sarà risolta ritrovando concordia i problemi per il nostro calcio saranno molti. Per un periodo, qualche anno, resterà solo la vetrina dei Ronaldo, degli Icardi, degli Higuain, poi anche il movimento di vertice sprofonderà.