Rita Bonaccorso è l’ex moglie di Totò Schillaci, e un matrimonio importante celebrato nel 1987, ma terminato per eccesso di gelosia e morbosità. A raccontarlo è proprio Rita durante un’intervista esclusiva rilasciata a Fuorigioco, il settimanale allegato alla Gazzetta dello sport: “Eravamo morbosi, troppo gelosi l’una dell’altro”. La coppia si è sposata nel 1987, ma otto anni dopo si sono lasciati. “Con Totò – ha dichiarato Rita – ci siamo sposati nel 1987, quando lui giocava nel Messina, e ci siamo lasciati nel 1995”. Durante gli otto anni d’amore però non sono mancati i problemi: “lui mi tradiva e mi dava per scontata, pensava che io non lo avrei mai fatto, di tradirlo”. In realtà anche Rita l’ha tradito vivendo una storia clandestina con Lentini: “la storia con Lentini del Torino e poi del Milan, ma io quell’amore con Gigi l’ho avuto per reazione, perché Totò da mesi frequentava un’altra donna, anzi ci viveva insieme. Glielo dissi a Salvatore: ‘Prima o poi te la farò pagare’. Non ci credeva… Con Lentini è durata un anno, dopo il suo incidente d’auto ci siamo lasciati”.
La vita di Rita Bonaccorso ha preso una piega inaspettata nel 1992 quando viene coinvolta da una conoscente palermitana a fare pubblicità come “moglie di Totò Schillaci” per una gioielleria. In realtà la donna è già separata, ma le cose si aggravano due anni dopo quando la gioiellerie fallisce e Rita viene coinvolta nel procedimento come socia apparente di ditta svizzera fornitrice di anelli, bracciali, diamanti per 390 milioni di lire. Comincia così la sua parabola verso gli abissi: Rita viene condannata a risarcire il fornitore di gioielli Stefan Hafner, mentre la sua casa finisce all’asta. “Ero la moglie di Schillaci, ora dormo in roulotte” ha dichiarato a Fuorigioco, il settimanale allegato alla Gazzetta dello sport a cui rivela: “Oggi ho lavorato, ho guadagnato 15 euro e ho comprato pane, olive e uva, il mio pasto preferito”.
La donna ha combattuto fino all’ultimo per la sua casa facendo appelli anche in televisione da Barbara D’Urso, una delle poche persone in cui ha trovato sostegno concreto. “Era la mia vita, per anni l’ho affittata ai giocatori del Palermo, mi permetteva di sopravvivere con dignità” dice Rita Bonaccorso parlando della sua casa. Oggi vive in una roulette pagando 100 euro al mese di affitto, ma sogna una vita migliore. “Prima di tutto mi piacerebbe avere un soffitto, mi basterebbe un magazzino con un pavimento. Poi vorrei un lavoro. Sono estetista e parrucchiera, mi arrangio con lavoretti qua e là, e spero che lo Stato non mi perseguiti per i quattro soldi che guadagno a nero” ha detto la ex moglie di Totò Schillaci.
Se non hai nulla, basta poco per essere felici: “Oggi ho lavorato, ho guadagnato 15 euro e ho comprato pane, olive e uva, il mio pasto preferito”. Rita ha 51 anni e di giorno vive all’aria aperta o “abita” in una vecchia Fiat Bravo, una macchina che non ce la fa più: “La frizione è da rifare, ma chi ce l’ha i soldi per il meccanico”. Questa donna si muove tra Palermo e Casteldaccia, di cognome fa Bonaccorso e una volta era la signora Schillaci, la moglie di Totò, il centravanti delle notti magiche di Italia 90, il cannoniere con gli occhi spiritati. “Ci siamo sposati nel 1987, quando lui giocava nel Messina, e ci siamo lasciati nel 1995. Eravamo morbosi, troppo gelosi l’una dell’altro. Lui mi tradiva e mi dava per scontata, pensava che io non lo avrei mai fatto, di tradirlo”. Rita non ha una casa in cui vivere, ma non vuole che si dica: “Sennò Totò mi chiama e mi rimprovera di rovinargli la reputazione”. La sera va a dormire a casa di una sorella o di alcune amiche: “Ne ho tante che mi aiutano: Cinzia, Gandolfa, Bianca, Vanessa, Giulia… Poi i miei amici Andrea e Claudio, e chiedo scusa a chi nella fretta dimentico. L’ospite però dopo un po’ puzza, ogni famiglia ha i suoi equilibri, e nascono gli screzi”. Così, nei giorni di scarsa accoglienza, l’ex “wag” si addormenta nella roulotte parcheggiata in un giardino. Dentro ci sono il televisore e un materasso ortopedico, quanto basta per avere l’illusione di stare in una casa vera. Il “campeggio” non è gratis, l’affitto del terreno costa 100 euro al mese. “Tra le persone che mi sostengono aggiungete Barbara D’Urso. È falso che abbiamo litigato qualche settimana fa a Canale 5, avevo un problema di audio e non ci siamo capite. Barbara mi vuole bene e mi dà una mano in concreto”.