Dopo essersi ribellata, la brigata Wagner ha fermato la sua avanzata a 200 km da Mosca. Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo mercenario Wagner ha detto “torniamo indietro per non spargere sangue”. Quali saranno le conseguenze della guerra in Ucraina e che fine farà il gruppo Wagner?
La fallimentare rivolta della Wagner
Sabato 24 giugno Wagner, il gruppo paramilitare guidato da Yevgeny Prigozhin, ha dato vita a una rivolta militare. Le truppe della brigata Wagner in un primo momento hanno occupato la città di Rostov, il quartier generale delle forze russe, esortando la popolazione russa a unirsi ai militari per il bene del Paese. Nella giornata di sabato le truppe mercenarie in rivolta hanno lasciato Rostov spostandosi in direzione di Mosca. La capitale russa si è preparata all’attacco del gruppo mercenario mettendo in atto il cosiddetto “Piano Fortezza”. Nella serata di sabato, l’ufficio del presidente bielorusso Alexandr Lukashenko ha annunciato il raggiunto accordo sullo stop all’avanzata della brigata Wagner.
Lo stop della brigata russa
L’annuncio è arrivato dal presidente bielorusso Alexandr Lukashenko che aveva spiegato di aver negoziato con lo stesso Yevgeny Prigozhin “lo stop ai movimenti” delle truppe di Wagner dirette a Mosca. Sono giunti a un accordo sull’inammissibilità di scatenare un sanguinoso massacro sul territorio della Russia. Prigozhin ha accettato la proposta del presidente della Bielorussia di fermare il movimento di persone armate della compagnia Wagner sul territorio della Russia e di compiere ulteriori passi per allentare le tensioni. “Al momento, è sul tavolo un’opzione assolutamente vantaggiosa e accettabile per risolvere la situazione, con garanzie di sicurezza per i combattenti Wagner” aveva riferito il servizio stampa del presidente bielorusso.
Quali saranno le conseguenze?
In molti si stanno chiedendo quali saranno le conseguenze più immediate della guerra in Ucraina e cosa succederà al gruppo Wagner. Tre settimane fa, l’esercito ucraino aveva iniziato una controffensiva, che però non stava andando secondo i piani, come stesso il presidente Zelensky aveva affermato. Il gruppo della Wagner in questi mesi aveva dato un contributo molto significativo alla guerra ucraina, coordinando le operazioni delle forze russe a Bakhmut. L’obiettivo minimo del gruppo era quello di conservare il potere costruito in questi anni e mesi di guerra in Ucraina. Prigozhin, dopo mesi ha quindi deciso di marciare su Mosca sperando di catalizzare una forma di ribellione nei ranghi delle forze armate e tra gli oligarchi. Ma non ha ottenuto ciò che sperava. “Penso che a Prigozhin siano state date garanzie per andarsene in Africa incolume, ed è quello che lui in realtà voleva, e questo starebbe bene sia a lui che a Putin”, ha detto Mikhail Khodorkovsky, l’oligarca russo diventato oppositore di Putin che vive a Londra. Ma non tutti sono d’accordo con lui, secondo alcuni infatti, Putin non garantirà realmente l’incolumità a Prigozhin, anzi è in attesa di una sorta di “vendetta”.
Giulia Simonetti
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