Un quadro di Gustav Klimt, avvistato per l’ultima volta ben 100 anni fa, è stato ritrovato a Vienna. La casa d’aste im Kinsky, che si è occupata del ritratto, ha comunicato la sensazionale scoperta in una nota. Del pittore austriaco sono famosi altri dipinti come “Il Bacio” (Der Kuss, 1908), o “Madre con Bambino” (1907). Vediamo i dettagli sul ritrovato dipinto di Klimt.

Ritrovato il dipinto di Klimt: il suo viaggio

Dell’artista simbolo dell’art noveau e della celebre “secessione viennese” è stato ritrovato un ritratto. Che rappresenta Fraulein Lieser, e apparteneva una volta ad una famiglia ebrea in Austria. Fu, inoltre, visto in pubblico l’ultima volta nel 1925, in occasione di una mostra realizzata nel 1926 da Otto Kallir-Nirenstein, nella Neue Galerie di Vienna. Non è ben chiaro il viaggio e le varie proprietà dell’opera, ma la famiglia degli attuali proprietari possiede il dipinto dagli anni ’60.

La casa d’aste im Kinsky ne ha dunque stimato il valore per oltre 54 milioni di dollari (42 milioni di sterline). Ed ha definito la riscoperta “sensazionale”. E afferma: “Un dipinto di tale rarità, di tale portata artistica e valore non era disponibile sul mercato dell’arte in Europa centrale da decenni”. Il ritratto verrà messo all’asta il 24 aprile per conto dei proprietari e degli eredi legali della famiglia Lieser. Ciò si basa sui Principi di Washington, un accordo internazionale per restituire le opere d’arte saccheggiate dai nazisti ai discendenti delle persone a cui erano state sottratte.

Prima dell’asta, il dipinto sarà presentato in varie località internazional. Tra queste Regno Unito, Svizzera, Germania e Hong Kong, ha affermato la casa d’aste. Il ritratto apparteneva una volta alla famiglia Lieser, nome di ricchi industriali ebrei di Vienna. Già in passato l’arte di Klimt ha raggiunto ingenti somme alle aste. Un avvocato d’arte ha detto ai media austriaci che finora non hanno trovato prove che l’opera sia stata saccheggiata o rubata prima o durante la Seconda Guerra Mondiale. La scoperta è ancora più straordinaria data la concomitanza con il Giorno della Memoria.
   

Marianna Soru

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