Risale al 2012 l’opera più ambiziosa di Rob Zombie, Le streghe di Salem, un film in cui ancor più che mai il regista unisce la passione per l’horror a quella per la musica.
Protagonista è infatti una deejay, Heidi Hawthorne (interpretata dall’immancabile moglie Sheri Moon Zombie), che riceve un misterioso disco di una band metal e, dopo averlo ascoltato, inizia una lenta ma implacabile dissociazione verso il mondo terreno.
Le streghe di Salem è sicuramente il film più autoriale di Rob Zombie, che torna nella città del Massachusetts protagonista, nel XVII secolo, dei famosi roghi di streghe. Tramite immagini di rara bellezza e fattura estetica il regista ci accompagna nello straniamento di Heidi, nell’incomprensione che la circonda mentre scende sempre più a fondo nel baratro.
Rob Zombie cerca di restituire una dignità alle venti innocenti (le twenty innocents presenti anche nella canzone “American Witch”) bruciate sul rogo, mostrando la forza del loro potere che si mantiene vivo attraverso i secoli. La pellicola diventa sempre più allucinatoria e allucinogena, accompagnandoci non solo nella mente di Heidi ma anche in una nuova dimensione fatta esclusivamente di magia.
Chiara Cozzi
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Ph: cineasti.com